Firmato il contratto ma è necessaria un'alleanza tra sindacati e politica

Finalmente, con due anni di ritardo, è stato sottoscritto ieri, presso l’ARAN, il nuovo CCNLIstruzione e Ricerca 2019/2021.Diversi gli obiettivi raggiunti dai Sindacati a cui va dato il merito della c...

A cura di Redazione Redazione
15 luglio 2023 16:55
Firmato il contratto ma è necessaria un'alleanza tra sindacati e politica -
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Finalmente, con due anni di ritardo, è stato sottoscritto ieri, presso l’ARAN, il nuovo CCNL
Istruzione e Ricerca 2019/2021.
Diversi gli obiettivi raggiunti dai Sindacati a cui va dato il merito della costanza e della
caparbietà nell’impegno.
Tuttavia restano aperte molte questioni come, ad esempio, le decine di migliaia di posti
vacanti che a settembre verranno immancabilmente coperti dal personale precario. Sono
infatti previste 50.000 assunzioni a fronte di una necessità di almeno 80.000 posti vacanti.
Resta aperta la questione organico di fatto e organico di diritto.
Resta notevolmente inferiore alla media europea il salario del personale scolastico.
Resta un sistema di reclutamento frammentato che non dà certezze a chi nella scuola lavora.
Resta il problema delle classi sovraffollate e, a seguito del ridimensionamento, dei carichi di
lavoro eccessivi per Dirigenti Scolastici e personale ATA.
Resta il problema del tempo pieno e prolungato, non accessibili a tutti su tutto il territorio
nazionale.
Resta il carico burocratico per i docenti, carico che crescerà con l’istituzione del docente
tutor e del docente orientatore.
Resta minacciosa la spada di Damocle della regionalizzazione e il conseguente rischio di
una maggior frammentazione nel livello d’istruzione dei giovani italiani.
Il contratto firmato ieri riguarda il periodo 2019/21, quindi, a partire dalla prossima legge di
bilancio, sarà necessario individuare le risorse per affrontare e risolvere le molte questioni
ancora aperte. Nel frattempo è necessario che l’istruzione pubblica non rientri tra le materie
oggetto di regionalizzazione.
Insomma, i sindacati cercano di fare la loro parte ma è necessaria un’alleanza tra politica e
sindacato se realmente si vorrà portare la scuola italiana nel III millennio.
Noi socialisti siamo pronti a fare la nostra parte. Così, in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola.

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