I soldi decidono cosa farò da grande

Un sondaggio realizzato da ELIS tra studentesse e studenti di scuola superiore vede il fattore economico come primo criterio di scelta della futura professione. Solo l’8% sogna un lavoro per essere ut...

A cura di Redazione
25 giugno 2025 08:18
I soldi decidono cosa farò da grande -
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Un sondaggio realizzato da ELIS tra studentesse e studenti di scuola superiore vede il fattore economico come primo criterio di scelta della futura professione. Solo l’8% sogna un lavoro per essere utile gli altri.

 

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Cosa conta di più per te nella scelta dello studio e del lavoro? L’ente non-profit di formazione ELIS lo ha chiesto a studentesse e studenti di 51 scuole superiori in Italia. Come primo criterio di scelta, ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni hanno risposto: i soldi.

L’indagine è stata realizzata nell’ambito di incontri di orientamento organizzati dalla community di Role Model che hanno dialogato in aula con studentesse e studenti durante l’anno scolastico appena concluso.

1.337 giovani delle scuole superiori hanno risposto al quesito, scegliendo tra cinque possibili opzioni. Il 31,72% ha individuato appunto nel fattore economico il più importante criterio di scelta della futura professione. Distanziato di pochissimo c’è il desiderio di un’occupazione che assicuri equilibrio tra vita privata e lavoro (30,6%). L’opportunità di fare carriera è stata dichiarata come principale obiettivo della vita professionale dal 23,8% degli intervistati. Essere utile agli altricon il proprio lavoro interessa solo all’8,1% delle ragazze e dei ragazzi. Chiude la classifica il prestigio sociale legato alla professione, che spingerebbe alla scelta solo il 5,78% degli intervistati.

Nel corso dell’anno scolastico 2024-2025 il Progetto RoleModel, realizzato da ELIS in collaborazione con Valore D, ha portato nelle scuole italiane 108 professioniste di 13 aziende. Tra queste, AlmavivA, Campari Group, Cefla, Erg, Fincantieri, Generali Italia, Leonardo, Rai Way, Saipem, Terna e Topnetwork.

Le Role Model hanno dato vita a 128 incontri ispirazionali con ragazze e ragazzi. Sono stati in tutto 76 gli istituti scolastici coinvolti (51 scuole superiori e 25 scuole medie). Studentesse e studenti hanno potuto conoscere in dialogo diretto con professioniste le competenze più richieste oggi dal mondo del lavoro. Centrale anche l’obiettivo del progetto di promuovere la parità di genere negli ambiti della formazione e dell’occupazione che vedono ancora una preponderante presenza maschile.

ELIS, che è un ente di formazione non profit e un consorzio di oltre 130 grandi gruppi e pmi attive in Italia, è impegnato in numerosi progetti di orientamento, in collaborazione con imprese e istituti scolastici. Recentemente ha dato anche vita al Centro Nazionale Orientamento, che supporta gli istituti scolastici nella realizzazione delle 30 ore annuali di orientamento previste dal sistema scolastico nazionale. Il Centro completa le attività svolte su tutto il territorio nazionale con percorsi esperienziali alla scoperta delle professioni presso le proprie sedi di Villa Fassini e del Campus ELIS a Roma. Organizza inoltre momenti di confronto e percorsi di formazione per docenti e famiglie su come affiancare i giovani nelle scelte di studio e di lavoro.

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