I suggerimenti del signor Vannacci, in fatto di studio della storia (medievale e contemporanea)

Tra i suggerimenti di contenuti da introdurre nello studio della storia medievale e di quella contemporanea, il signor Vannacci suggerisce di introdurre «Il giuramento di Pontida»

22 settembre 2025 17:59
I suggerimenti del signor Vannacci, in fatto di studio della storia (medievale e contemporanea) -
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Tra le tante amenità pronunciate di recente dal palco di Pontida, da parte dell’ex generale Vannacci, asserendo che il nostro Paese sia già stato invaso, alcune riguardano i programmi di insegnamento, specie quelli di storia (medievale e contemporanea), che sono davvero sorprendenti.  Per quanto riguarda l’invasione in atto, che Vannacci asserisce esserci, e che o vede solo lui, e quindi rasenta il reato di “procurato allarme”, generando paure e timori, oppure, dispone, da ex generale, evidentemente, di piani di sbarco segretissimi, per i quali grida “al lupo, al lupo”.

Tra i suggerimenti di contenuti da introdurre nello studio della storia medievale e di quella contemporanea, il signor Vannacci suggerisce di introdurre «Il giuramento di Pontida», quello del 7 aprile 1167, data di nascita della “Lega Lombarda”, la Lega che si oppose al Barbarossa, non quella nata dall’impegno politico di Umberto Bossi (e di tanti altri, compreso quel suo figlioletto laureatosi in Albania). Vannacci ha tuonato a Pontida che questo argomento «andrebbe insegnato nelle scuole», e lo ha fatto con aria ispirata, probabilmente, da futuro Ministro dell’istruzione e del merito. Forse, sta elaborando pure lui una qualche riforma (o controriforma) degli studi per la scuola italiana. Chi lo sa. Staremo a vedere nei prossimi mesi, se alla battuta di Pontida farà seguito un documento articolato, oppure, tutto morirà con la proposta. Ora, non so che tipo di percorso di studio abbia fatto l’ex generale Vannacci, da ragazzo intendo, quando, in età scolara, ha frequentato la scuola media e poi le scuole superiori. Ma nei programmi di storia medievale, da sempre, viene studiato, con il peso che spetta a un evento simile, e cioè il giuramento di Pontida del 1167, e la nascita della Lega lombarda. Si tratta di un dato facilmente verificabile, consultando un qualsiasi manuale di storia medievale scolastico (dall’ambito professionale, a quello liceale). Può sceglierlo a suo piacimento, il signor Vannacci, il manuale scolastico con il quale verificare questa mia affermazione, e, con sua grande sorpresa, troverà i riferimenti al giuramento di Pontida del 1167. Non saprei dire, sinceramente, a questo punto, nulla sul tipo di studi fatti dal signor Vannacci; o, piuttosto, su che tipo di studente egli sia stato, a suo tempo, se cioè si applicasse, a casa e/o in classe, con i libri, o preferisse distrarsi, in barba al merito, andando a passeggio.

Le cose diventano comiche (con coloriture tragiche), con i successivi imperativi di studio elaborati dal signor Vannacci, e dichiarati di recente a Pontida, riguardanti, a suo dire, argomenti nuovi di studio da introdurre nella scuola italiana: Alessandro Manzoni e la X Mas. C’è davvero da chiedersi, ma senza alcuna cattiveria, così, con ingenuità, ma il bambino Vannacci, a tempo debito, frequentava le lezioni, o preferisse marinarle tutti i santi giorni, fino al punto da non accorgersi che già alle elementari, specie ai suoi tempi, non soltanto oggi, lo studio dello scrittore Alessandro Manzoni fosse capillare (con lettura obbligatoria del romanzo, I promessi sposi,  in tutte le scuole, e in tutte le tipologie di scuole, fino al punto che lo stesso Giuseppe Bottai, Ministro della cultura, nel 1939, nella scuola regia e fascista, definiva quel romanzo noioso, e da non renderlo più obbligatorio come lettura e studio scolastico! Suggerirei, a tal proposito, al signor Vannacci, di andare a rileggere la «Carta della Scuola», che fu elaborata dall’allora Ministro Bottai, e che fu approvata da Gran Consiglio del Fascismo, per verificare l’esattezza delle mie affermazioni).

Anche per il suggerimento dello studio della X Mas (10a Flottiglia Mas), unità speciale della Regia Marina Italiana, la ricerca che il signor Vannacci deve fare, per stare tranquillo che nessuno mai ha oscurato tale argomento di studio, nella scuola italiana, è semplicissima, basta consultare, ancora una volta, un qualsiasi manuale di storia contemporanea, di quelli in uso nelle scuole italiane (dagli istituti professionali, ai licei). Lo scegliesse lui. È davvero l’acqua calda quella che scopre il signor Vannacci, che, evidentemente, come studente dev’essere stato il tormento dei suoi genitori. Ci dispiace, per questo suo passato studentesco un tantino travagliato (di solito, i ragazzi più distratti, ancora oggi, per giustificarsi, fanno morire dalle tre alle cinque volte all’anno la povera nonna, allungandole però la vita, e inventano altri accidenti simili). Certo, se il Vannacci, per la X Mas, si riferisce a ciò che accadde dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, allora, le cose stanno diversamente. La flottiglia, infatti, sotto il comando di Junio Valerio Borghese, fu bloccata nel porto di La Spezia, dove si ri-organizzò in corpo franco, non più inserito ufficialmente nella Regia Marina Italiana, passando al servizio della RSI nazi-fascista (la Repubblica Sociale di Salò), e quindi non fu riconosciuta più dallo Stato italiano. La vita ufficiale della ex X Mas continuò nel Sud Italia, con base operativa a Taranto, e con il nuovo nome di «Mariassalto», costituitasi come prosecuzione della X Mas l’8 settembre del 1943, sotto il comando del duca Aimone di Savoia-Aosta.

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