Il liceo Albertelli, il PNRR e la scuola

L’incontro pubblico che si è tenuto a Roma (presso la facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza) con i rappresentanti del Liceo Albertelli – la scuola che ha rifiutato i fondi del PNRR – è stato estremamente interessante e partecipato, nonostante qualcuno abbia tentato in tutti i modi di farlo fallire. Perché una scuola che dice no fa tanto rumore e tanta paura? Addirittura, per questo incontro prima sono state concesse sedi (un istituto scolastico della capitale, l’aula magna dell’Università La Sapienza) che poi, all’ultimo momento, sono state negate; nella stessa facoltà che ha ospitato l’incontro ci sono state pressioni, fortunatamente tardive, per annullarlo…

Il problema è che stanno girando tanti, troppi soldi: per questo non si vogliono intralci, obiezioni, riflessioni motivate che possano far nascere qualche dubbio. Il PNRR, più che un finanziamento per la scuola, è un finanziamento ad aziende private attraverso la scuola; e quando con gli sprechi per visori, “ambienti di apprendimento innovativi” (mentre gli edifici cadono a pezzi), “classi 4.0” e simili avrà fatto crescere il debito pubblico, arriveranno nuovi tagli all’istruzione e alle vere necessità della scuola. Non stupisce che lo si voglia far passare nel silenzio e nell’inconsapevolezza generale.

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