Inaugurata la Panchina arancione contro la violenza di genere davanti le scuole cittadine

L’appello ai giovani di Polizia e Carabinieri: non vi girate mai dall’altra parte, denunciate sempre, non siete soli

A cura di Redazione Redazione
16 dicembre 2025 13:16
Inaugurata la Panchina arancione contro la violenza di genere davanti le scuole cittadine  -
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Inaugurata la Panchina arancione contro la violenza di genere davanti le scuole cittadine

L’appello ai giovani di Polizia e Carabinieri: non vi girate mai dall’altra parte, denunciate sempre, non siete soli

Lamezia Terme, 16 dicembre 2025 – Un nuovo e potente simbolo contro la violenza di genere ha preso posto nel cuore di Lamezia Terme: cerimonia di inaugurazione della panchina antiviolenza di colore arancione frutto della collaborazione virtuosa tra il Soroptimist Club di Lamezia Terme e gli studenti del Liceo Artistico cittadino, che fa parte del Polo liceale “Campanella-Fiorentino” diretto dalla dirigente scolastica Susanna Mustari. L'iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna internazionale “Orange the World” promossa dalle Nazioni Unite e realizzata in città dal Soroptimist Club, che identifica il colore arancione come vessillo per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Presenti all’evento il vice questore Concetta Gancemi che guida il Commissariato di PS di Lamezia Terme, il comandante del Gruppo Carabinieri Lamezia tenente colonnello Gianluca Zara, la dirigente Susanna Mustari, la presidente del Soroptimist club Luigina Pileggi insieme alle socie, una delegazione di studenti insieme alle docenti Giuliana De Fazio dell’Artistico, Silvana Sesto referente di educazione civica e Mariangela Colangelo referente di plesso, l’avvocato Raffaella Mascaro in rappresentanza della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Lamezia Terme, Katia Nero di Associazione “Per Te”.

Sulla panchina posta nell’area verde dedicata alla docente e parlamentare “Graziella Riga” campeggia la scritta “Non sei sola”, con accanto il numero antiviolenza e antistalking 1522. A spiegare il senso della panchina arancione la presidente del Soroptimist Pileggi: “Il colore arancione è il colore della luce, della speranza, della rinascita possibile di ogni donna che subisce violenza. Per questo ogni anno, chiediamo alla Polizia di Stato e ai Carabinieri di illuminare di arancione il Commissariato e la Stazione e, dove abbiamo realizzato delle stanze di audizione protetta dedicate alle vittime di reati di genere e minori, così come l’abbiamo realizzata in Tribunale. Abbiamo inoltre avviato incontri a tema nelle scuole e collaborato con la Multiservizi per l’affissione di manifesti e talloncini alle fermate degli autobus con il numero verde da contattare nei casi di violenza di genere: il 1522, attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, affisso anche su questa panchina, che non a caso abbiamo voluto proprio qui, in un luogo pieno di ragazzi”.

La panchina non è solo un arredo urbano, ma una vera e propria opera d'arte e di coscienza civile, che infonde un messaggio di speranza e riscatto.

La dirigente scolastica Mustari ha evidenziato il ruolo della scuola non solo nella formazione professionale, ma anche e soprattutto nella formazione civica e umana, invitando I ragazzi a riconoscere in tempo la violenza, anche quando non li riguarda personalmente. “Viviamo in un mondo sempre più indifferente – ha detto la preside – e in tutti i casi di difficoltà bisogna rivolgersi alle Forze dell’Ordine, che ci sono sempre, o allertare uno degli insegnanti, dei referenti, anche me direttamente, perchè la mia porta è sempre aperta. La scuola educa al rispetto della persona, alla solidarietà e punta a far riscoprire il senso dell’humanitas. Abbiamo un obligo morale – ha detto – di aiutare chi ha bisogno”.

Il vice questore Gangemi ha spiegato ai ragazzi che oltre allo strumento della denuncia esiste anche quello della prevenzione. “Se avete difficoltà a denunciare la persona che vi è stata accanto fino a quel momento – ha detto la dottoressa Gangemi – potete comunque scegliere di fare uscire allo scoperto la situazione: basta ricorrere all’Ammonimento del Questore. Si tratta appunto di un provvedimento preventivo indirizzato alla persona che pone in atto comportamenti violenti o persecutori, come anche lo stalking. Spesso la persona segnalata ha bisogno in quel momento di un aiuto psicologico, e se si riesce a intervenire in tempo può essere molto utile. Intervenire è comunque un dovere civile e morale, anche quando la violenza non riguarda noi. Oltre al 1522, per gli adolescenti esiste Youcall, un’applicazione per segnalare in modo anonimo casi di violenza. Non bisogna girarsi mai dall’altra parte ma chiedere aiuto”

Il comandante Zara ha posto l’attenzione sulle diverse forme di violenza, non solo fisica ma anche psicologica ed economica, invitando I ragazzi a stare attenti a quei segni che fanno scuonare il “campanello d’allarme nelle coscienze di ognuno di noi. Sul sito dell’Arma è possibile scaricare un test di autovaluzione, per capire se posso considerarmi una vittima di violenza”. Il comandnate ha anche esortato i ragazzi a non esitare a chiedere aiuto alle forze dell’ordine: “Le porte delle nostre caserme sono aperte alla speranza, troverete in ogni caso consigli per gestire le situazioni, anche quelle di pericolo. Noi Forze dell’Ordine, la scuola, gli organi di formazione siamo una squadra, e siamo qui per fornire un approccio olistico al problema, per dire che la consapevolezza aumenta la responsabilità. Queste iniziative sono piccoli granelli che fanno tanto per aumentare la consapevolezza e la responsabilità per arginare il fenomeno della violenza”.

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