Ingiustizia nel nuovo sistema di formazione indire: l’appello per abbattere il limite dei 120 giorni e garantire diritti uguali per tutti i docenti
Nel momento in cui sono pubblicati i vari bandi per la partecipazione ai nuovi corsi di specializzazione sul sostegno indetti dall’INDIRE e dalle università (attivati anche in convenzione con l’ente)...

Nel momento in cui sono pubblicati i vari bandi per la partecipazione ai nuovi corsi di specializzazione sul sostegno indetti dall’INDIRE e dalle università (attivati anche in convenzione con l’ente), si avverte con urgenza la necessità di analizzare e affrontare la questione irrisolta del limite temporale dei 120 giorni come requisito di partecipazione. Tale limite, che deriva dall’articolo 7 del decreto-legge 71 del 2024, convertito nella legge 106 del 2024, ha escluso migliaia di docenti, e secondo diverse stime, si tratta di oltre 6.000 persone.
Chi può partecipare e chi viene escluso
Solo coloro che, alla data di entrata in vigore del decreto, cioè il 1° giugno 2024, hanno superato un percorso di formazione sul sostegno agli alunni con disabilità presso una università o altro ente accreditato in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ed hanno presentato richiesta di riconoscimento entro il 31 gennaio 2024, avendo cosi maturato 120 giorni dalla istanza di riconoscimento, senza ricevere risposta espressa da parte del Ministero dell’Istruzione, oppure sono coinvolti in un contenzioso amministrativo riguardante la mancata conclusione del procedimento entro i termini previsti da parte dell’Amministrazione, potranno iscriversi ai corsi, a condizione che, contestualmente all’iscrizione, rinunciano a ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.
Gli esclusi
Chi, invece, non soddisfa questo requisito, resta fuori, creando una disparità che rischia di lasciare indietro migliaia di docenti con comprovata esperienza e titoli equivalenti a quelli ammessi. Questi insegnanti, vittime di un’ingiusta esclusione, si sentono abbandonati e privi di considerazione, e chiedono con fermezza che questa norma sia rivista.
Il principio di uguaglianza è al centro di questa discussione. La Costituzione, all’articolo 3, afferma che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, senza discriminazioni di alcun genere.
Escludere docenti con titoli equivalenti, solo per una differenza di pochi giorni nel conteggio dei 120, contrasta con questo principio fondamentale. Si rischia di creare una categoria di “inclusi” e“esclusi” non in base alle competenze reali, ma solo per un limite temporale arbitrario e potenzialmente discriminatorio ed ingiusto.
Molti di questi docenti si sono visti costretti a partecipare ai ricorsi collettivi proposti da diversi studi legali, ma in attesa di una decisione del giudice amministrativo, la loro speranza è che il legislatore intervenga rapidamente per eliminare questa ingiustizia, riconoscendo che un limite temporale così restrittivo penalizza ingiustamente soggetti che possiedono i medesimi titoli e competenze di altri candidati ammessi.
L’emendamento legislativo
Tutti questi docenti attendono con fiducia l’approvazione dell’emendamento presentato già da tempo dall’On. Mario Pittoni. Questo emendamento mira a rivedere e, se possibile, eliminare il limite dei 120 giorni.
L’On. Pittoni, che da tempo lavora per trovare una soluzione a questo problema, ha presentato un’iniziativa che rappresenta una vera e propria speranza per questi docenti! La sua proposta di rivedere il limite temporale rigido e rigoroso, eliminandolo o integrandolo con un secondo ciclo, potrebbe aprire le porte a nuove opportunità per i docenti che altrimenti potrebbero essere esclusi. Una mossa significativa che potrebbe cambiare il destino di molti!
Grazie alla sua visione lungimirante e alla determinazione, ha avviato un’azione concreta di sensibilizzazione che ha coinvolto non solo il Ministero dell’Istruzione, ma anche tutti i sindacati del settore.
Finalità dell’emendamento:
Approvare questo emendamento legislativo significherebbe:
Evitare discriminazioni temporali: l’accesso ai corsi INDIRE non può dipendere da una rigida soglia cronologica, soprattutto in presenza di ritardi oggettivi nei tempi di rilascio dei titoli o di avvio della procedura ministeriale.
Ampliare il bacino dei beneficiari: molti docenti, pur avendo completato i percorsi esteri entro il 2024, sono stati esclusi per meri ritardi burocratici, non imputabili alla loro volontà.
Conformità alla normativa UE: la direttiva 2005/36/CE, recepita con il D.lgs. 206/2007, impone il riconoscimento delle qualifiche professionali nei diversi Stati membri, con possibilità di misure compensative e non di esclusione.
Riduzione del contenzioso: offrire una via di regolarizzazione attraverso i corsi INDIRE anche a chi non rientrava nei rigidi limiti del 1° giugno 2024, contribuirebbe a deflazionare i ricorsi e a risolvere il problema in modo strutturale. Inoltre, riduce il rischio di contenzioso, tutelando l’Amministrazione da possibili responsabilità e inefficienze per violazione delle normative costituzionali e comunitarie.
Basterebbe approvare questa proposta per garantire a tutti gli esclusi uguali diritti e opportunità di formazione, in linea con i principi di uguaglianza e di giustizia sanciti dalla Costituzione italiana.
L’appello all’azione
Basterebbe approvare questa proposta per garantire pari diritti e opportunità di formazione a tutti i docenti esclusi, in linea con i principi di uguaglianza e giustizia sanciti dalla Costituzione italiana.
La proposta è chiara: il Ministero dell’Istruzione, il Governo e il Parlamento ascoltino questa richiesta di cui l’On. Pittoni si è fatto portavoce ed agiscano con urgenza. La creazione di un secondo ciclo di corsi e la revisione del limite dei 120 giorni rappresentano un passo necessario per garantire un sistema formativo inclusivo e giusto. Solo così si potrà evitare che migliaia di docenti, con qualifiche riconosciute a livello europeo, siano lasciati indietro e subiscano una delle più grandi ingiustizie del sistema formativo degli insegnanti in Italia degli ultimi anni.
Dott.ssa Antonella Pasquale
Comitato DPSE (Docenti Precari con Specializzazione Europea)
Gruppo Uniti per Indire – INsieme DIventeremo Realtà