Iscrizioni scolastiche, per Anief bene una tempistica più distesa, riserve sui percorsi quadriennali
ANIEF accoglie positivamente l’orientamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito verso una finestra temporale più ampia per le iscrizioni scolastiche
ANIEF accoglie positivamente l’orientamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito verso una finestra temporale più ampia per le iscrizioni scolastiche, che dovrebbero svolgersi, secondo le nuove indicazioni, dal 13 gennaio al 14 febbraio. Una tempistica più distesa può rappresentare un vantaggio per le famiglie e per le istituzioni scolastiche, consentendo scelte più consapevoli e una migliore organizzazione.
Tuttavia, il sindacato evidenzia come potrebbe giovare alle scuole differire di qualche giorno l’apertura delle iscrizioni, al fine di evitare un eccessivo sovraccarico delle segreterie scolastiche, già fortemente impegnate in questo periodo dell’anno da numerosi adempimenti amministrativi.
ANIEF esprime inoltre parere favorevole all’istituzione di un fascicolo personale dello studente, strumento che consentirebbe una gestione più efficace del percorso scolastico, soprattutto nei casi di mobilità tra istituti. Un archivio strutturato e aggiornato rappresenterebbe un supporto concreto per studenti, famiglie e scuole, garantendo trasparenza.
Nel corso del confronto, ANIEF ha anche chiesto conto del monitoraggio dei percorsi quadriennali, che risultano ancora in fase sperimentale nei licei, mentre sono ormai ordinamentali negli istituti tecnici. Il sindacato ribadisce le proprie perplessità su tali percorsi, ritenendo che la compressione dei tempi di studio può incidere negativamente sul diritto allo studio degli alunni.
A sostegno di queste preoccupazioni, ANIEF richiama i dati di Eduscopio 2025, secondo cui gli studenti provenienti dai percorsi quadriennali mostrano performance universitarie inferiori alla media, elemento che impone una riflessione approfondita prima di procedere a un’estensione strutturale del modello.
ANIEF continuerà a vigilare affinché le scelte in materia di organizzazione scolastica siano realmente orientate alla qualità dell’istruzione, alla tutela degli studenti e al rispetto delle condizioni di lavoro del personale scolastico.