"Le parole, il coraggio, la memoria"

Un filo di Legalità da nord a sud dell’Italia – cronaca della serata UCIIM del 23 luglio 2025

A cura di Redazione Redazione
26 luglio 2025 15:03
"Le parole, il coraggio, la memoria" -
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Mercoledì 23 luglio 2025 si è tenuto un evento straordinario trasmesso in diretta sul canale UCIIM Lombardia: il talk show dal titolo “Le parole, il coraggio, la memoria”, un momento corale di riflessione e testimonianza sulla legalità e sull’eredità morale di Paolo Borsellino, a 33 anni dalla strage di via D’Amelio.

 

Un format innovativo, partecipato e sentito, che ha visto dieci studenti collegati da diverse regioni d’Italia, accanto a rappresentanti del mondo scolastico, del volontariato e della società civile. A tenere le redini dell’incontro i docenti Filippo Tomasello, presidente della sezione UCIIM “Paolo Borsellino e Rocco Chinnici” di Varese, e Alessandro Guastella, consigliere regionale UCIIM, promotori di un “filo che unisce l’Italia”, da Palermo alla Lombardia e viceversa, simbolo di un’Italia che vuole ripartire dai giovani, dalla scuola e dalla memoria viva.

 

Tra gli ospiti di rilievo, Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, la cui testimonianza ha colpito profondamente tutti i partecipanti: “Credo nei giovani, come ci credeva Paolo. Sono loro la nostra speranza.” Un messaggio che ha risuonato forte e chiaro, accompagnato dall’intervento intenso e generoso di Cecilia Fiore, figlia di Rita Borsellino, che ha condiviso con i ragazzi il patrimonio umano e valoriale della sua famiglia, ricordando la madre, la nonna Maria Pia Lepanto, e l’intero nucleo familiare come esempio di ascolto, dialogo e umanità profonda: “Ho imparato che il rispetto non si misura con il ruolo, ma con l’attenzione che si riserva ad ogni persona, umile o potente che sia.”

Emilio Corrao, marito di Cecilia Fiore, ha rappresentato una presenza preziosa e determinante per la riuscita dell’incontro. Con il suo riservato, ha contribuito in modo fondamentale all’organizzazione della serata. Uomo di grande garbo e profonda umanità, si spende da anni con dedizione per il sociale, incarnando quei valori di impegno civile e discrezione che parlano ai giovani non con proclami, ma con l’esempio quotidiano.

 

Il mondo della scuola protagonista

La serata ha visto la partecipazione qualificata di rappresentanti del mondo scolastico:

 

  • Prof. Giuseppe Bonelli dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che ha evidenziato il profondo valore educativo delle scelte consapevoli compiute dagli studenti, lodandone il senso critico e la maturità;
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  • Prof. Marco Zago, dirigente del Liceo “Ferraris” di Varese, che ha portato una testimonianza concreta e appassionata del ruolo centrale della scuola nella promozione della legalità, intesa come stile di vita e cittadinanza attiva;
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  • Prof.ssa Giovanna Venturino, presidente regionale UCIIM Lombardia, che ha sottolineato il valore formativo dell’educazione civica nel curricolo scolastico, come seme di responsabilità e partecipazione;
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  • Prof. Fabrizio Zago, vicepresidente nazionale UCIIM, che ha ribadito la centralità dell’educazione alla legalità nella missione dell’associazione: “È uno degli assi portanti della nostra proposta educativa, lo è stato quest’anno con la scelta del tema su Borsellino, e continuerà ad esserlo.”
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Presenti anche due docenti che hanno scelto di affiancare i propri studenti nella diretta, dimostrando cosa significhi insegnare per vocazione: Daniela Sfarra, da Pescara, e Rosaria Melilli, da Palermo. Quest’ultima, insieme alla studentessa Giorgia Tarantino, si è collegata dalla suggestiva Casa di Paolo, nel cuore della Kalsa palermitana, luogo simbolico di resistenza e memoria viva.

 

La voce dei giovani

Al centro della serata, la voce limpida e appassionata delle ragazze e dei ragazzi. Gli studenti e le studentesse hanno riflettuto sulla scelta della traccia C1 della Maturità 2025, dedicata a Paolo Borsellino. Un titolo unico, declinato però in prospettive diverse e originali: esperienze, pensieri, ricordi e speranze che hanno dato vita a un mosaico straordinario. Unanime il messaggio: “Siamo diversi da chi ci vuole indifferenti. Vogliamo partecipare.”

 

Accanto ai maturandi Lorenzo, Gabriele, Maria Viola, Michela, Alice e Pietro, anche Natascia e Lucian, studenti del corso serale dell’Istituto “Aterno Manthonè” di Pescara: adulti consapevoli, tornati sui banchi di scuola, che nel 1992 erano già adolescenti e che oggi hanno scelto di portare avanti il valore della memoria insieme alle nuove generazioni.

 

L’unione delle regioni e il valore del volontariato

Importante il contributo del Mo.Vi. di Palermo, rappresentato dal presidente Francesco La Barbera, che ha ribadito la bellezza e la forza dell’unione interregionale, sottolineando quanto la condivisione tra realtà diverse renda più autentico e incisivo il messaggio di legalità.

 

In conclusione, Alessandro Guastella ha dichiarato:
“Questa serata è un punto di partenza. Dalla scuola alle piazze, dalla parola alla memoria, dobbiamo continuare a camminare insieme. Questo è solo l’inizio.”

 

Un ponte di memoria per il futuro

“Le parole, il coraggio, la memoria” non è stata solo una trasmissione, ma una tappa fondamentale di un percorso educativo che vuole abbracciare tutta l’Italia. Un dialogo tra generazioni, territori e storie diverse, unite dalla volontà di costruire un futuro più giusto.

 

Filippo Tomasello ha chiuso con una riflessione che dà il senso profondo dell’intero incontro:
“Abbiamo visto giovani, docenti, testimoni e volontari tessere insieme una trama preziosa. È la trama della legalità, della memoria viva e della responsabilità civile. È da qui che si riparte.”

 

Un’Italia che ha ancora il coraggio di credere nei suoi giovani. Un’Italia che ha memoria. Un’Italia che, insieme, vuole cambiare.

Guarda la registrazione completa al link:
👉 https://www.youtube.com/watch?v=ISyJJazbdMI

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