L’impegno dei docenti di Geografia per capire e interpretare il mondo
Noi docenti di Geografia sappiamo che la nostra disciplina non si limita alla descrizione di luoghi, ma rappresenta uno strumento essenziale per comprendere le dinamiche che governano il mondo


In un tempo in cui si consumano conflitti devastanti – dall’Ucraina a Gaza fino ad altri scenari meno visibili ad esempio Siria, Somalia, Sudan, Yemen – e in cui vengono sistematicamente violati i principi fondamentali del diritto internazionale e della tutela dei civili, non possiamo permetterci di restare in silenzio.
Noi docenti di Geografia sappiamo che la nostra disciplina non si limita alla descrizione di luoghi, ma rappresenta uno strumento essenziale per comprendere le dinamiche che governano il mondo: le relazioni tra Stati e popoli, le disuguaglianze, le cause economiche, sociali e politiche dei conflitti e le conseguenze delle scelte umane sul territorio.
La Geografia ha il compito di offrire agli studenti chiavi di lettura per interpretare criticamente la realtà, capire perché gli eventi accadono e fornire loro strumenti per costruire un giudizio autonomo e consapevole.
La guerra, i crimini contro le popolazioni civili e le politiche di occupazione negano i principi fondamentali della dignità umana. Per questo, come docenti A021, sentiamo la responsabilità di richiamare l’attenzione su alcuni valori che devono orientare la riflessione educativa:
-il ripudio della guerra, sancito dall’articolo 11 della Costituzione italiana;
-il diritto dei popoli all’autodeterminazione;
-la tutela della vita e della dignità umana nei conflitti;
-il rispetto delle regole del diritto internazionale e delle convenzioni che proteggono i civili.
Nelle nostre aule lavoriamo per formare studenti che sappiano interrogarsi, analizzare e comprendere i processi globali e locali, senza fermarsi a letture superficiali o unilaterali. Tacere oggi significherebbe tradire non solo la missione della nostra disciplina, ma anche la responsabilità educativa che deriva dall’essere insegnanti.
Dunque noi possiamo unirci in una presa di posizione comune per sottolineare che la Geografia, studiando le dinamiche dei territori, dei conflitti e delle interazioni tra popoli e risorse, ha il compito di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere i fenomeni complessi che modellano il mondo. Il nostro obiettivo è permettere ai giovani di analizzare criticamente gli eventi, capire le cause profonde delle crisi e formarsi giudizi autonomi e consapevoli, sviluppando così la capacità di assumere posizioni personali fondate su conoscenza e ragionamento.
Non si tratta di indicare posizioni precostituite, ma di garantire agli studenti strumenti per comprendere la realtà, analizzare le dinamiche dei conflitti e delle relazioni tra popoli, e sviluppare giudizi autonomi e consapevoli. Uniti, come comunità di docenti di Geografia, possiamo contribuire a non lasciare che il silenzio copra la voce della dignità umana.
Un gruppo di docenti di Geografia