Maieutic Integrated Approach: come arrivare al cuore e alla mente dei nostri alunni
Il MIA di Anzini rivoluziona la didattica: apprendimento attivo, senza voti né ansia, per studenti più attenti e autonomi.


‘Se da piccoli ci avessero detto…’ è il titolo del saggio di Alessandra Irene Anzini, presentato con ampio consenso e riconoscimenti pubblici giovedì 17 luglio nell’ambito della seconda edizione della Rassegna dedicata alla Letteratura, al Teatro e alla Musica nel cuore del Borgo Antico di Montesilvano Colle, in collaborazione con l’Associazione Libera Cultura in Abruzzo.
La giornalista e divulgatrice Claudia Morelli ha moderato l’incontro e dialogato con l’autrice e ideatrice Alessandra Irene Anzini intorno alla nuova didattica per le nuove generazioni, senza distinzione di età, che oggi si presenta come irrinunciabile a fronte del dilagare delle nuove tecnologie e della facilità con le quali esse vengono utilizzate dai discenti. Le tecnologie e l’Intelligenza Artificiale irrompono anche nei nostri sistemi cognitivi rendendo necessario mantenere fede al focus umano attraverso l’approccio induttivo ed esperienziale proposto dalla professoressa Anzini attraverso il Maieutic Integrated Approach (MIA) di sua ideazione.
Intelligenza Artificiale e apprendimento: come superare i rischi
L’Intelligenza Artificiale (IA), pur se utile quando applicata nei diversi comparti tecnici a supporto di beni, servizi, assistenza sanitaria e trasporti, tuttavia riduce progressivamente la comprensione e la concentrazione dei giovani e giovanissimi a causa di un sovraccarico cognitivo prodotto dal suo uso massivo in ambito scolastico. L’esposizione costante a informazioni rapide e superficiali, a video brevi, chatbot e notifiche continue che infarciscono le giornate dei nostri ragazzi può compromettere la capacità individuale di mantenere l’attenzione su testi lunghi e complessi. È risaputo che le prestazioni scolastiche delle alunne e degli alunni maggiormente sottoposti a stimoli virtuali ripetuti risentono in negativo arrivando a compromettere la qualità degli apprendimenti.
La lunga esperienza vissuta a scuola nelle classi di un Istituto Comprensivo di Roma, porta la professoressa Anzini ad affermare che l’Intelligenza Artificiale viene troppo spesso utilizzata per riassumere testi, per ottenere risposte rapide e soluzioni pre-confezionate a detrimento dello sforzo cognitivo e della riflessione personale. Inoltre, la robotizzazione della comprensione indotta dai traduttori e dalle spiegazioni fornite dall’IA rischiano di rendere i giovani meno autonomi e più stressati nella corretta interpretazione di un testo e nella costruzione del significato.
Il MIA Maieutic Integrated Approach – Approccio didattico innovativo e inclusivo
L’applicazione precoce del MIA, come da sperimentazione su circa 1500 alunne e alunni a partire dal 2018, contrasta il rischio della distrazione e della frammentazione dell’attenzione, favorisce un percorso logico-esperienziale e una concentrazione profonda attraverso le risposte a domande guida come possono essere: ‘Perché?’ e ‘Quindi?’. Il MIA guida gli alunni nella direzione della costruzione attiva del significato, sviluppa l’autonomia cognitiva attraverso semplici strumenti, riduce ansia e competizione e crea un ambiente didattico privo di voti e di gerarchie. Ancora, il MIA è intrinsecamente inclusivo perché favorisce l’apprendimento senza utilizzo di memoria o velocità e perché in nessun caso contempla l’esclusione dal gruppo-classe o la necessità di predisporre insegnamenti individualizzati per la maggior parte degli alunni.
La frustrazione che di frequente si affaccia in classe durante la pratica quotidiana, talvolta dilatata nei molti anni di servizio, porta sempre più insegnanti a ricercare strumenti didattici in grado di arrivare al cuore e alla mente degli studenti per dimenticare ansia, voti e semplificazioni. I risultati naturali del processo di apprendimento consapevole, come più sopra descritto, privilegiano la cooperazione, la comunicazione orizzontale, la percezione e l’immaginazione a completo giovamento delle relazioni interpersonali.
Formazione ‘Il MIA: una nuova didattica per le nuove generazioni’
Al termine dell’incontro Claudia Morelli e Alessandra Irene Anzini si sono confrontate sull’importanza di sostenere le docenti che, in perenne difficoltà nella gestione emotiva dei loro alunni, hanno ora l’opportunità di seguire il corso di formazione di recente programmazione, a loro indirizzato. ‘Il MIA: una nuova didattica per le nuove generazioni’ è un percorso formativo autorizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che si svolgerà a distanza, in modalità sincrona, per n. 30 ore a partire dal 25 settembre prossimo sulla piattaforma corsi de ‘La Tecnica della Scuola’ a cura dell’Associazione Il MIA. Un team di formatori è pronto ad accogliere i docenti interessati ad apprendere e a proporre alle loro alunne e ai loro alunni un approccio facile e immediato che fa amare lo studio e che trasforma la lezione in apprendimento attivo e significativo.
Per saperne di più
https://corsi.tecnicadellascuola.it/corsi/webinar/approccio-didattico-mia-nuove-generazioni/