Manovra, Manzi (PD): “Alla scuola solo tagli: maggioranza e governo si limitano alle promesse”

“Con il nostro ordine del giorno, abbiamo chiesto al governo un impegno concreto verso un settore, la scuola, che – a parte alcuni emendamenti del Partito Democratico sul sostegno psicologico e contro la povertà alimentare – è stato sostanzialmente ignorato. Di fatto, in questa manovra, per la scuola sono previsti solo tagli.

Abbiamo chiesto interventi per rafforzare il welfare studentesco, dal contrasto al caro libri alla possibilità di usufruire della mensa, soprattutto per le famiglie in difficoltà. Inoltre, abbiamo sollecitato risposte sugli organici di sostegno, considerato che l’esecutivo ne ha previsti solo 1.900 in più a fronte dei 5.000 richiesti. Vorrei ricordare che l’ultimo piano pluriennale di 25mila assunzioni in un triennio è stato approvato nella legge di bilancio del 2021, con un’altra maggioranza.

L’attuale esecutivo, invece, si sottrae ai propri doveri nei confronti delle comunità educative e ha ignorato le richieste delle opposizioni di rinnovare, in legge di bilancio, il fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Mi auguro che il nuovo anno porti finalmente a misure e risultati tangibili. Questo governo parla molto, ma alla prova dei fatti non mantiene ciò che promette. Le famiglie hanno bisogno di sostegno, il sistema scolastico richiede investimenti adeguati: non bastano più solo le dichiarazioni”.

È quanto afferma Irene Manzi, capogruppo PD in Commissione Istruzione e responsabile nazionale scuola, commentando la bocciatura in Aula dell’ordine del giorno del Partito Democratico.