Mobilità dirigenti scolastici un flop annunciato

Mobilità dirigenti scolastici un flop annunciato

A cura di Redazione
25 giugno 2025 10:28
Mobilità dirigenti scolastici un flop annunciato -
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Lettera alla redazione

 

Già in precedenza erano state avidenziate alcune possibili criticità e contraddizioni dell’art. 10-bis del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45 Disposizioni sulla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, in cui si prevede una mobilità interregionale del 100% dei dirigenti scolastici, “fatti salvi i posti del concorso ordinario”.
Tale misura, poi approvata sia al Senato che alla Camera, pur apparentemente finalizzata a
favorire il rientro dei dirigenti scolastici attualmente in servizio presso regioni del Nord verso le regioni centrali e meridionali di provenienza ha, come ipotizzato, ottenuto l’effetto opposto
riducendo di fatto in alcune regioni il numero di posti effettivamente disponibili per la mobilità interregionale.
La clausola imperativa dell’emendamento che recita fatti salvi i posti del concorso ordinario ha escluso qualsiasi possibilità di rientro di molti dirigenti scolastici in alcune regioni come per esempio la Toscana. Se l’intento era davvero quello di incentivare la mobilità interregionale bastava proporre un emendamento dove si confermava la percentuale del 60% come previsto dal CCNL per la mobilità interregionale togliendo la clausola del fatti salvi i posti del concorso.
A titolo esemplificativo, con una percentuale del 60% e senza la clausola del fatti salvi, in Sicilia in cui sono previsti 42 posti vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2025/2026, i posti destinati alla mobilità in ingresso sarebbero stati 25 e non 22 come nell’attuale emendamento. Senza contare che i restanti 17 posti sarebbero stati suddivisi con la percentuale del 60% e 40% tra procedura ordinaria e straordinaria permettendo lo scorrimento di entrambe le graduatorie concorsuali e eliminando qualsiasi discriminazione tra i due concorsi.

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