Nasce il primo corso di alta formazione per il management delle Unioni di Comuni di tutta Italia
Aperte le iscrizioni per la ricerca di 20 operatori della PA impegnati nella gestione associata dei servizi
Redazione
Il Progetto ITALIAE, del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie (DARA), lancia ITALIAE Academy, un percorso di alta formazione manageriale per chi crede nella cooperazione tra Comuni come risposta concreta alle sfide della trasformazione pubblica.
La formazione, che avverrà con il supporto operativo di Formez PA, si rivolge a 20 operatori della Pubblica Amministrazione che coordinano, o si apprestano a coordinare, servizi associati tra enti locali. Il percorso si terrà presso l’Anusca Palace Hotel di Castel San Pietro Terme (BO), dal 20 al 24 ottobre.
Per candidarsi è necessario compilare il seguente form: https://survey.formez.it/index.php/365461
I partecipanti svilupperanno le competenze manageriali per impostare piani di sviluppo organizzativo dei servizi in Unione; coordinare la governance intercomunale; gestire le risorse umane, economiche e tecnologiche in contesti associativi complessi; valorizzare il ruolo professionale e tecnico dei dipendenti delle Unioni. Al termine del percorso i partecipanti riceveranno l’attestato di frequenza Formez PA.
Guideranno la formazione docenti ed esperti di livello nazionale, tra cui Giovanni Xilo, Responsabile del Laboratorio Permanente del Progetto ITALIAE, nonché Direttore Scientifico dell’Academy, Claudia Tubertini, Docente di diritto amministrativo dell’Università di Bologna, Michele Bertola, Presidente ANDIGEL, Giovanni Vetritto, Responsabile del Progetto ITALIAE e numerosi direttori generali ed esperti di gestione intercomunale.
«Le Unioni di Comuni sono oggi lo strumento più efficace per garantire servizi di qualità ai cittadini, valorizzare le risorse disponibili e rafforzare l’identità dei singoli territori, superando i limiti strutturali dei piccoli enti - afferma Giovanni Vetritto. Con ITALIAE Academy vogliamo contribuire a formare una nuova classe dirigente pubblica in grado di affrontare la complessità delle sfide future che attendono la PA, come la transizione digitale, e costruire un’amministrazione locale fondata su cooperazione, competenza e innovazione».
