Niente più smartphone in classe? Il web si scatena, tra ironia e disappunto

Addio smartphone anche alle superiori: il diario torna protagonista tra i banchi

A cura di Redazione Redazione
17 luglio 2025 10:26
Niente più smartphone in classe? Il web si scatena, tra ironia e disappunto - Addio smartphone anche alle superiori
Addio smartphone anche alle superiori
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Addio smartphone anche alle superiori: il diario torna protagonista tra i banchi. Con il divieto di smartphone esteso anche alle scuole superiori, il diario torna ad essere l’oggetto culto delle nuove generazioni: personale, creativo e soprattutto... permesso in classe.

Dopo un primo divieto imposto nelle scuole medie, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’estensione della misura anche agli studenti delle superiori: niente più smartphone in classe. La notizia ha acceso il dibattito online e alimentato discussioni in tutta Italia. E la community di ScuolaZoo, con i suoi 5 milioni di follower, come sempre, non è rimasta in silenzio. Sui social del media brand, Gen Z e Gen Alpha si sono scatenate tra ironia e disappunto nel commentare, a modo loro, la decisione del Ministro. C’è chi si è affrettato a far notare che “le console portatili non sono vietate”, chi ha previsto “depressione di massa” e chi, con un pizzico di amarezza, ha ricordato che “forse sarebbe il caso di sistemare prima le strutture scolastiche e solo dopo pensare ai divieti per gli studenti”.

E se c’è una cosa che i giovani sanno fare bene, è trovare sempre una via creativa per schivare le regole. In un anno in cui i divieti aumentano, il diario scolastico si conferma un ottimo alleato per sostenere il peso delle regole: un’agenda scolastica colorata, ironica, piena di meme, stickers e spazi da personalizzare, diventa oggi l’unico compagno autorizzato sui banchi e forse anche l’unico in grado di strappare un sorriso tra un’interrogazione e l’altra. Non più solo un’agenda scolastica, quindi, ma una vera e propria valvola di sfogo. Un

compagno quotidiano con cui affrontare la scuola con più leggerezza.

“Fino ai primi anni 2000 il diario era il vero spazio personale degli studenti, prima che venisse sorpassato dagli smartphone. Ora è come se si chiudesse un cerchio: il diario torna protagonista”, spiega Gabriele Maria Sada, CEO di ScuolaZoo. “È lo strumento con cui gli studenti si raccontano, disegnano, scrivono, incollano ricordi. Il loro personale muro bianco su cui fare graffiti indisturbati. Tutto quello che non possono più fare sul telefono, ora torna tra le pagine”. E aggiunge: “In un’epoca dominata dal digitale, tornare alla carta non è solo nostalgia: è un modo per restituire spazio alla manualità, all’espressione libera e a un po’ di sano disordine analogico. Un bisogno che abbiamo recepito anche con il nostro Osservatorio sullo Slow Living, condotto insieme a TheFork: l’89% dei 500 studenti intervistati considera oggi un vero lusso potersi fermare, e 8 su 10 cercano di disconnettersi dai social per sentirsi meglio”.

Così, mentre gli smartphone escono dalle classi e l’intelligenza artificiale entra nella vita quotidiana degli studenti, il diario torna tra i banchi. Non come semplice sostituto, ma come simbolo di un nuovo modo - più lento e più autentico - di vivere la scuola. Perché nell’epoca del digitale e dell’IA, tornare alla carta è il gesto più rivoluzionario che si possa fare.

ScuolaZoo è il media network di riferimento della Generazione Z e la community di studenti più grande d’Italia, con oltre 5 milioni di follower sui social. ScuolaZoo è una testata giornalistica, un Rappresentante d’Istituto, un diario, un tour operator che porta in vacanza migliaia di studenti ogni anno, e molto altro. Fondata da Paolo de Nadai nel 2007, in 15 anni ha saputo coinvolgere e rappresentare due generazioni di adolescenti grazie a un sapiente mix di attività online e on field.

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