“Nello sconcertante quadro di ritardi nell’attuazione del PNRR spiccano i problemi legati ai settori istruzione, inclusione e coesione, salute. In particolare, l’istruzione registra un avanzamento della spesa pari solo a un quarto dei finanziamenti destinati.Siamo molto preoccupati, soprattutto, per il piano asili nido; il nostro Paese, infatti, rischia di dire addio a 30.500 nuovi posti nonostante si tratti di uno degli obiettivi più importanti del PNRR. Vogliamo sapere dal governo, tra le altre cose, se intenda rivedere il target relativo al potenziamento dei servizi educativi per la fascia 0-6 anni e a che punto sia l’attuazione del piano.Come registrato dall’Upb, se si prende in considerazione l’intero importo dei fondi europei destinati agli asili e alle materne, la spesa si ferma addirittura al 25,2% del totale e anche dopo la cura del Pnrr, quasi tutti i Comuni con meno di 500 abitanti rischiano di non avere un nuovo asilo nido, con l’81,4% dei territori che oggi non ha una struttura per i bambini fino ai 3 anni continuerebbe a non averne. Il governo deve una risposta chiara e trasparente una volta per tutte”. Così Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd.