Posizione del Comitato Docenti sul provvedimento e sulla proposta Anief
Osservatorio permanente sul burnout del personale scolastico
Il Comitato Docenti accoglie con attenzione l’iniziativa relativa all’introduzione di misure urgenti in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché la proposta di istituire una Commissione di inchiesta ministeriale e un Osservatorio permanente sul burnout del personale scolastico. Tuttavia, riteniamo indispensabile porre alcune considerazioni fondamentali.
1. Necessità di conoscere la composizione di Commissione e Osservatorio. Prima di esprimere un giudizio compiuto, il Comitato Docenti ritiene essenziale chiarire quali figure faranno parte della Commissione di inchiesta e dell’Osservatorio. La credibilità e l’efficacia di tali organi dipendono dalla presenza di professionisti altamente qualificati, indipendenti e realmente competenti in materia di stress lavoro-correlato, organizzazione scolastica e tutela dei lavoratori.
2. La valutazione del burnout non può dipendere da interpretazioni soggettive. Ricordiamo che il burnout è una condizione riconosciuta scientificamente e che la sua identificazione non può essere affidata a “uomini che valutano altri uomini”, con il rischio di discrezionalità o pressioni. La diagnosi deve basarsi su test validati e strumenti scientifici, già largamente utilizzati nei contesti lavorativi e sanitari.
3. Il burnout è solo la punta dell’iceberg. Focalizzarsi esclusivamente sul burnout significa osservare solo il sintomo finale. Dietro si nascondono spesso dinamiche più profonde e gravi:
comportamenti vessatori,
malagestione,
pressioni indebite,
vere e proprie forme di mobbing.
Ad oggi non esiste alcuno strumento istituzionale capace di intercettare il mobbing nella scuola, né una normativa che sanzioni chi lo pratica.
4. Il Comitato Docenti ha già depositato una proposta di legge completa. Il Comitato ricorda che a luglio è stata ufficialmente depositata presso la VII Commissione Cultura del Senato una proposta di legge specifica contro il mobbing e il burnout dei docenti, unica nel suo genere perché:
tutela la salute psicofisica e professionale del personale scolastico,
interviene sulle cause, non solo sugli effetti,
introduce misure preventive e sanzionatorie,
mira a ristabilire un clima di sicurezza, rispetto e dignità nelle scuole.
5. Prevenire è meglio che curare. Riconoscere tardivamente il burnout con un Osservatorio è utile, ma non sufficiente. La vera svolta avverrà quando il legislatore deciderà di intervenire sulle cause, dando finalmente strumenti concreti contro il mobbing e le pressioni organizzative che logorano quotidianamente i docenti.
Concludendo, il Comitato Docenti non solo sostiene ogni iniziativa volta a migliorare la salute del personale, ma ricorda che la vera protezione dei lavoratori passa attraverso:
strumenti scientificamente validati,
organi realmente indipendenti e competenti,
normative chiare che contrastino le dinamiche di abuso e vessazione.
Il burnout non va solo “osservato”: va impedito. E questo è possibile solo riconoscendo e combattendo ciò che lo genera.