Precariato, per Rosano (Anief) si vince con doppio canale di reclutamento, mobilità straordinaria e aggiornamento annuale delle graduatorie
L’obiettivo è stabilizzare i precari e coprire tutti i posti disponibili dal 2026


Il reclutamento scolastico inefficace e l’elevato precariato della scuola sono problemi risolvibili: lo ha detto Daniela Rosano, segretaria generale Anief, durante un’intervista rilasciata a Scuola Informa, rilanciando la necessità di un doppio canale di assunzione per coprire tutti i posti disponibili e garantire una maggiore stabilità del personale docente già a partire dall’anno scolastico 2026/2027. La sindacalista spiega come il modello proposto dal duo sindacato si differenzi dal sistema previsto dal PNRR, quali risultati concreti si attendono nel medio periodo e perché misure come la mobilità straordinaria e l’aggiornamento annuale delle graduatorie rappresentino passaggi fondamentali per migliorare la continuità didattica e valorizzare l’esperienza dei docenti precari già in servizio.
“Anief ha più volte sottolineato – spiega Rosano - l’urgenza di un doppio canale di reclutamento per combattere il precariato: l’obiettivo è quello di coprire tutti i posti che sono effettivamente disponibili, perché i concorsi, anche quest’anno, non sono riusciti a coprire l’intero contingente e quindi posti che sono già assegnati per le immissioni in ruolo non vengono effettivamente dati in ruolo. Poi, insieme al sistema del doppio canale, proponiamo di estendere l’organico di diritto a tutto quello che è l’organico di fatto, perché sia possibile assumere su tutti i posti che vengono ripetutamente assegnati a supplenze. E questo è vero soprattutto per i posti di sostegno, che per la maggior parte sono costituiti da posti in deroga, che per legge è possibile occupare solo con supplenze”.
Su questi argomenti, l’Anief è stato audito in Senato sul ddl n. 545: “La proposta dell’Anief – ricorda la segretaria generale - è senz’altro quella di aggiornare il testo normativo, che è relativo al 2023. Sicuramente va benissimo il doppio canale di reclutamento, va benissimo anche l’attivazione di corsi di abilitazione, anche perché i 30 CFU e i 60 CFU attualmente previsti non sono sufficienti a coprire le necessità. Abbiamo chiesto invece per il sostegno di prorogare i corsi Indire che integrano la possibilità di specializzarsi per il personale che insegna sul sostegno. E questo, sia per coloro che hanno 3 anni di insegnamento di sostegno, sia per coloro che hanno un titolo estero. Ancora, chiediamo di promuovere la mobilità intercompartimentale, oltre a una mobilità senza vincoli per tutti. Quindi la possibilità di liberare i docenti cosiddetti ingabbiati. Poi sosteniamo che si possa confermare l’immissione in ruolo a coloro che sono stati assunti, ma poi hanno visto il contratto risolto a seguito di un giudizio negativo. Per la precisione coloro che hanno superato un periodo di prova”.
Sulla necessità di una mobilità straordinaria e dell’aggiornamento annuale delle graduatorie, Rosano puntualizza: “La continuità non si garantisce impedendo la mobilità, ma stabilizzando il personale. Ricordiamo che la continuità può anche essere qualcosa di pretestuoso. Ad esempio, all’interno di una stessa scuola il dirigente può decidere di spostare il docente da un plesso all’altro e questo lascia intatta la continuità nella scuola. Ma chiaramente, non si farà più lezione agli stessi alunni. Quindi la cosa importante, secondo noi, è quella di garantire la mobilità straordinaria che, ricordiamo, non è consentita dalla legge 107 per tutti. Adesso c’è un vincolo triennale sia per chi ha ottenuto mobilità su scelta puntuale, sia per chi è neoimmesso in ruolo”.
Infine, la sindacalista Daniela Rosano ha ricordato che oggi più che in passato “è necessario un aggiornamento quanto più frequente possibile delle graduatorie: ciò consentirebbe al personale di sfruttare tutti servizi svolti e i titoli che sono stati conquistati, al fine di una migliore e corretta collocazione nelle graduatorie”.