Quel filo che ci unisce ancora: il saluto pieno di emozione del maestro Giorgio agli alunni della primaria Amaldi di Roma

Dopo un anno ricco di emozioni alla Scuola Primaria Amaldi di Roma, è arrivato per me il momento di salutare le classi

A cura di Redazione
03 settembre 2025 13:30
Quel filo che ci unisce ancora: il saluto pieno di emozione del maestro Giorgio agli alunni della primaria Amaldi di Roma -
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Grazie ai miei alunni: un legame che non si spezza


Dopo un anno ricco di emozioni alla Scuola Primaria Amaldi di Roma, è arrivato per me il momento di salutare le classi con cui ho condiviso un pezzo importante della mia vita: le ex 3ªF e 4ªF, oggi diventate 4ªF e 5ªF. Ho ricevuto l’immissione in ruolo e inizierò un nuovo percorso a Monza, una città lontana geograficamente... ma mai troppo per dimenticare ciò che abbiamo costruito insieme.

Partire non è stato facile.
Il tempo trascorso con voi è stato pieno di sorrisi, ostacoli superati, momenti difficili affrontati insieme, ma anche di grandi soddisfazioni. Abbiamo trovato forza l’uno nell’altro, abbiamo imparato, cantato, riso. E anche nei giorni più complicati, bastava intonare la nostra canzone – "Che confusione... sarà perché ti amo" – per ritrovare l’energia giusta e ricordarci che eravamo una squadra.

Se non ci fosse stata l’immissione in ruolo, non vi avrei mai lasciato.
Ma questa nuova opportunità mi chiama altrove, e pur con il cuore pieno di nostalgia, so che vi lascio in una scuola speciale.

La Scuola Primaria Amaldi non è solo un’istituzione, ma un punto fermo nel quartiere: una comunità fatta di docenti preparati, colleghi appassionati, una dirigente attenta e sensibile, e famiglie presenti e collaborative. So che continuerete a crescere in un ambiente che sa prendersi cura di voi.

A voi, cari alunni, va il mio più grande grazie.
Grazie per ogni giorno, per ogni sguardo, per ogni conquista. Mi avete insegnato tanto. Non siete stati semplicemente “una classe”, ma un gruppo di anime che porterò con me ovunque andrò.

Anche se da settembre non ci vedremo più ogni mattina, quel filo che ci unisce non si spezzerà. Potrà essere un pensiero, un messaggio attraverso la rappresentante o la referente strumentale... o semplicemente un ricordo che riaffiora durante la giornata. In qualunque forma, io ci sarò.

E magari, con un pizzico di fantasia quella che a voi non manca mai potrete anche immaginare che un giorno io entri in classe, sorridente, e con il mio vocione dica:

"Buongiorno, bambini!"



E voi, come sempre, risponderete in coro…
"Buuuuooongiornooo maestrooo!"

Ecco, io sarò lì, in quel momento immaginario, ma vero nel cuore.

Vi porto nel cuore. Sempre.
E vi auguro un cammino ricco di scoperte, impegno e sogni che diventano realtà.

Con affetto,
Il vostro Maestro

Giorgio Mellucci

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