Rapporto Censis 2025. Nella liquidità planetaria, la scuola italiana presenta luci e ombre
Rapporto Censis 2025. La separazione tra la scuola e la vita
Rapporto Censis 2025. La fotografia annuale sulla formazione. Luci ed ombre sulla scuola
Rapporto Censis 2025. La separazione tra la scuola e la vita
Rapporto Censis 2025. Puntualmente arriva la fotografia del sistema-Italia secondo il Centro Studi Investimenti Sociali. L'immagine che emerge è di un Paese che si è inoltrato " in un’età selvaggia, del ferro e del fuoco, di predatori e di prede. E il grande gioco politico cambia le sue regole, privilegiando ora la sfida, ora la prevaricazione illimitata.... E il grande gioco politico cambia le sue regole, privilegiando ora la sfida, ora la prevaricazione illimitata" Cambia anche il ruolo dell'Occidente "Il 55% è convinto che la spinta del progresso in Occidente si sia esaurita e adesso appartenga a Cina e India"
In questo contesto magmatico e liquido, la scuola si presenta con luci e ombre. E questa è già una buona notizia! Lo zoccolo duro della positività è rappresentato da sette studenti su dieci," riconoscendo alla scuola una preparazione sufficiente (53,3%) o adeguata (18,4%) alle sfide che dovranno affrontare" Il rapporto si sofferma ad analizzare il restante 30% che esprime delusione e preoccupazione "il 28,3% dei giovani di 16-19 anni ritiene che la scuola non li prepari adeguatamente al futuro (il dato sale al 32,7% tra i 18-19enni)...Il 74,6% dei ragazzi insoddisfatti pensa che la vita vera sia fuori dalla scuola, il 57,8% non ritiene che la scuola possa aiutarli a capire meglio il mondo, il 53,0% non pensa che la scuola sia una palestra di vita. Così, il 26,1% degli insoddisfatti (contro il 7,6% di chi ritiene che la scuola prepari in modo almeno sufficiente) non pensa che a scuola stia mettendo le basi per il proprio futuro e il 27,2% non crede che studiando possa realizzare i propri obiettivi. Il disorientamento rispetto a un futuro incerto aumenta tra i giovani più critici verso la scuola"
Altri capitoli sono dedicati all'IA, ai giovani che non studiano e non cercano lavoro e sulla evoluzione dell'Università. Ne riparleremo nei prossimi giorni.