Richiesta urgente di intervento normativo per la correzione della disparità di trattamento nei punteggi delle graduatorie relative ai docenti specializzati sul sostegno, Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 luglio 2024

Richiesta urgente di intervento normativo per la correzione della disparità di trattamento nei punteggi delle graduatorie relative ai docenti specializzati sul sostegno, Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 luglio 2024

A cura di Redazione
27 giugno 2025 11:08
Richiesta urgente di intervento normativo per la correzione della disparità di trattamento nei punteggi delle graduatorie relative ai docenti specializzati sul sostegno, Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 luglio 2024 -
Condividi
Con la presente si intende segnalare una criticità urgente e rilevante che incide direttamente sulla dignità professionale dei docenti e sulla credibilità del sistema scolastico nazionale, riguardante il sistema di attribuzione dei punteggi nelle graduatorie per l’insegnamento sul sostegno. A seguito della pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024, è emersa una grave disparità di trattamento tra due categorie di docenti in possesso del medesimo titolo di specializzazione sul sostegno (TFA): da un lato, i docenti tecnico-pratici (ITP), dall’altro i docenti cosiddetti “teorici”. In particolare, il problema riguarda l’attribuzione dei punti aggiuntivi connessi al possesso dell’abilitazione disciplinare, che viene riconosciuta solo ad alcune categorie di docenti, escludendone altre che possiedono lo stesso titolo di specializzazione sul sostegno e quindi pari competenze professionali. Questo criterio ha determinato una differenza di 24 punti sulla classe di concorso ADSS (sostegno scuola secondaria di secondo grado) tra docenti con identico percorso di specializzazione (TFA), penalizzando gravemente gli ITP che svolgono le stesse funzioni didattiche.Si evidenzia, inoltre, che i percorsi abilitanti riservati alle diverse classi di concorso, siano esse teoriche o tecnico-pratiche,  presentano caratteristiche pressoché sovrapponibili in termini di struttura, contenuti formativi, carico didattico (CFU), durata, modalità di svolgimento e valutazione finale. Parte significativa delle attività formative si svolge in modo integrato tra candidati di tutte le classi di concorso, differenziandosi unicamente per moduli disciplinari specifici nella fase conclusiva del percorso. Ne consegue che l’attribuzione di un punteggio sensibilmente più elevato ad alcune abilitazioni rispetto ad altre, in assenza di differenze sostanziali nei percorsi formativi, appare del tutto ingiustificata e configurabile come una forma di disparità di trattamento priva di fondamento oggettivo. Tale impostazione penalizza irragionevolmente i docenti ITP, compromettendone le legittime aspettative occupazionali, anche relativamente ai posti di sostegno.Tale distinzione, se confermata e resa strutturale, produrrebbe un’ingiustizia sostanziale e sistemica, con pesanti ripercussioni sull’accesso alle graduatorie e ai percorsi di stabilizzazione di una parte consistente del personale scolastico. Va evidenziato come la disparità non origini direttamente dal testo dell’ordinanza, bensì dal regolamento normativo cui essa fa riferimento. Pertanto, si rende necessario un intervento urgente a livello legislativo, volto alla modifica di tale regolamento, per evitare che un’anomalia transitoria si trasformi in un criterio permanente. È fondamentale sottolineare che l’abilitazione disciplinare non apporta alcuna competenza aggiuntiva rispetto all’insegnamento su posto di sostegno. Le competenze specifiche richieste per l’insegnamento nella classe di concorso ADSS derivano esclusivamente dal percorso di specializzazione sul sostegno (TFA), identico per tutti i docenti, indipendentemente dal titolo di accesso. Attribuire punteggi differenti sulla base del possesso dell’abilitazione disciplinare, quando si tratta di graduatorie relative esclusivamente al sostegno, risulta pertanto arbitrario, privo di fondamento tecnico o giuridico, e lesivo del principio di equità. I docenti coinvolti svolgono le stesse mansioni, con la stessa preparazione, le stesse responsabilità e nello stesso contesto educativo. Tale incongruenza è in aperto contrasto con i principi di inclusione e uguaglianza che dovrebbero guidare l’azione del sistema scolastico nazionale. Non può essere tollerato che, in nome di regolamenti secondari, si legittimino discriminazioni che colpiscono proprio quei docenti che ogni giorno operano con impegno e competenza al fianco degli alunni con disabilità. Si chiede quindi formalmente un intervento normativo urgente che corregga il regolamento da cui discende l’attuale criterio discriminatorio. In assenza di una tempestiva rettifica, vi è il concreto rischio che tale disparità venga istituzionalizzata, con danni gravi e duraturi sul piano professionale, sociale ed educativo. Non si richiedono trattamenti di favore, ma l’eliminazione di una diseguaglianza che, se non sanata, comprometterà ulteriormente la coesione e la qualità del sistema scolastico pubblico.In fedeMovimento ITP Specializzati sul Sostegno Didattico

Segui La Voce della Scuola