Riforma della Maturità approvata definitivamente

La legge introduce nuove regole per l’Esame di Stato, filiera 4+2, sicurezza scolastica e fondi per il contratto scuola

A cura di Redazione Redazione
28 ottobre 2025 19:19
Riforma della Maturità approvata definitivamente -
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La riforma dell’Esame di Stato del secondo ciclo è ufficialmente legge dopo il via libera definitivo della Camera dei Deputati. Il provvedimento – che rientra nel percorso di riordino del sistema di istruzione e formazione previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 “Istruzione e ricerca” – introduce interventi strutturali che riguardano non solo la maturità, ma l’intero assetto del sistema scolastico italiano.

Si tratta di una riforma di ampio respiro che modifica la Legge 425/1997 (Esami di Stato) e la Legge 107/2015 (La Buona Scuola), oltre a prevedere misure operative per il personale scolastico, la sicurezza degli edifici e il rafforzamento delle filiere tecnico-professionali.

Le novità principali sulla Maturità

Secondo quanto annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, l’Esame di Stato torna ad assumere un ruolo centrale nella valutazione finale del percorso formativo. Le principali misure comprendono:

  • Valore legale rafforzato dell’esame: maggiore peso della commissione e delle prove d’esame, con revisione del punteggio finale previsto dal D.P.R. 323/1998.

  • Prova orale non rinunciabile: introdotta una norma specifica che prevede la bocciatura per chi si rifiuta volontariamente di sostenere il colloquio (“scena muta”).

  • Colloquio strutturato su 4 materie scelte a gennaio di ogni anno con decreto ministeriale.

  • Valorizzazione del merito extracurricolare: la commissione potrà attribuire punteggi aggiuntivi per attività di particolare impegno sociale, sportivo o formativo (certificazioni linguistiche, tecnico-scientifiche, PCTO), come previsto dal D.Lgs. 62/2017.

  • Rafforzamento degli standard nazionali di valutazione.

Filiera 4+2: dal regime sperimentale all’ordinamento scolastico

La legge rende ordinamentale la filiera tecnologico-professionale 4+2, finora prevista in via sperimentale dal D.M. 344/2023. Il percorso sarà così strutturato:

  • 4 anni di istruzione tecnica o professionale con contenuti didattici innovativi, alternanza scuola-lavoro (PCTO) potenziata e forte collaborazione con le imprese;

  • 2 anni di ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) con specializzazione professionalizzante;

  • Titolo finale riconosciuto a livello europeo (EQF 5) in coerenza con il D.Lgs. 226/2005 e la normativa sull’istruzione terziaria professionalizzante (Legge 99/2022).

Sicurezza scolastica e gite: nuove regole

La legge introduce anche interventi per la sicurezza:

  • Piano nazionale sicurezza scuole con fondi strutturali aggiuntivi, in continuità con il D.L. 50/2022 e il PNRR.

  • Procedure più rigide per viaggi d’istruzione e uscite didattiche: introdotti requisiti di affidabilità per i trasportatori, rispetto del Codice della Strada e controlli obbligatori per i mezzi scolastici (novità integrativa al D.I. 44/2001).

Docenti, risorse e Agenda Sud

La riforma stanzia:

Voce di intervento

Risorse previste

Rinnovo contratto scuola

240 milioni di euro

Agenda Sud per contrasto dispersione

Fondo potenziato

Formazione docenti

Piattaforma nazionale continua

Edilizia scolastica

Fondi PNRR con integrazioni

Ricordiamo che il CCNL Scuola 2019–2021 prevede aumenti retributivi e indennità professionali integrative, ora rafforzate dalla nuova legge.

Dichiarazione del Ministro Valditara

“Questa riforma ridà senso alla Maturità e riafferma i principi di merito, impegno e responsabilità individuale. Ogni giovane potrà contare su percorsi tecnici e professionali innovativi e su una scuola più sicura e più giusta”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

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