Riforma della Maturità approvata definitivamente
La legge introduce nuove regole per l’Esame di Stato, filiera 4+2, sicurezza scolastica e fondi per il contratto scuola
La riforma dell’Esame di Stato del secondo ciclo è ufficialmente legge dopo il via libera definitivo della Camera dei Deputati. Il provvedimento – che rientra nel percorso di riordino del sistema di istruzione e formazione previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 “Istruzione e ricerca” – introduce interventi strutturali che riguardano non solo la maturità, ma l’intero assetto del sistema scolastico italiano.
Si tratta di una riforma di ampio respiro che modifica la Legge 425/1997 (Esami di Stato) e la Legge 107/2015 (La Buona Scuola), oltre a prevedere misure operative per il personale scolastico, la sicurezza degli edifici e il rafforzamento delle filiere tecnico-professionali.
Le novità principali sulla Maturità
Secondo quanto annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, l’Esame di Stato torna ad assumere un ruolo centrale nella valutazione finale del percorso formativo. Le principali misure comprendono:
Valore legale rafforzato dell’esame: maggiore peso della commissione e delle prove d’esame, con revisione del punteggio finale previsto dal D.P.R. 323/1998.
Prova orale non rinunciabile: introdotta una norma specifica che prevede la bocciatura per chi si rifiuta volontariamente di sostenere il colloquio (“scena muta”).
Colloquio strutturato su 4 materie scelte a gennaio di ogni anno con decreto ministeriale.
Valorizzazione del merito extracurricolare: la commissione potrà attribuire punteggi aggiuntivi per attività di particolare impegno sociale, sportivo o formativo (certificazioni linguistiche, tecnico-scientifiche, PCTO), come previsto dal D.Lgs. 62/2017.
Rafforzamento degli standard nazionali di valutazione.
Filiera 4+2: dal regime sperimentale all’ordinamento scolastico
La legge rende ordinamentale la filiera tecnologico-professionale 4+2, finora prevista in via sperimentale dal D.M. 344/2023. Il percorso sarà così strutturato:
4 anni di istruzione tecnica o professionale con contenuti didattici innovativi, alternanza scuola-lavoro (PCTO) potenziata e forte collaborazione con le imprese;
2 anni di ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) con specializzazione professionalizzante;
Titolo finale riconosciuto a livello europeo (EQF 5) in coerenza con il D.Lgs. 226/2005 e la normativa sull’istruzione terziaria professionalizzante (Legge 99/2022).
Sicurezza scolastica e gite: nuove regole
La legge introduce anche interventi per la sicurezza:
Piano nazionale sicurezza scuole con fondi strutturali aggiuntivi, in continuità con il D.L. 50/2022 e il PNRR.
Procedure più rigide per viaggi d’istruzione e uscite didattiche: introdotti requisiti di affidabilità per i trasportatori, rispetto del Codice della Strada e controlli obbligatori per i mezzi scolastici (novità integrativa al D.I. 44/2001).
Docenti, risorse e Agenda Sud
La riforma stanzia:
Voce di intervento | Risorse previste |
Rinnovo contratto scuola | 240 milioni di euro |
Agenda Sud per contrasto dispersione | Fondo potenziato |
Formazione docenti | Piattaforma nazionale continua |
Edilizia scolastica | Fondi PNRR con integrazioni |
Ricordiamo che il CCNL Scuola 2019–2021 prevede aumenti retributivi e indennità professionali integrative, ora rafforzate dalla nuova legge.
Dichiarazione del Ministro Valditara
“Questa riforma ridà senso alla Maturità e riafferma i principi di merito, impegno e responsabilità individuale. Ogni giovane potrà contare su percorsi tecnici e professionali innovativi e su una scuola più sicura e più giusta”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.