Rinnovo contratto 2022-24, giovedì 4 settembre riprende la trattativa all’Aran

Anief ribadisce le tante richieste a partire da maggiori aumenti stipendiali per annullare in primis il gap rispetto all’inflazione

A cura di Redazione
01 settembre 2025 20:26
Rinnovo contratto 2022-24, giovedì 4 settembre riprende la trattativa all’Aran -
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Con il nuovo anno scolastico torna anche la contrattazione per il rinnovo del Ccnl 2022-2024 del comparto Scuola, Università e Ricerca: giovedì mattina, 4 settembre, le delegazioni dei sindacati rappresentativi si incontreranno con i dirigenti dell’Aran per proseguire la trattativa in corso da alcuni mesi. “Sono molte le tematiche che Anief andrà ad affrontare – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: alla base delle nostre istanze vi è la richiesta di una quantità maggiore di risorse per l’aumento stipendiale, a partire da 500 milioni già a disposizione dell’amministrazione così dal ridurre il gap rispetto all’inflazione, per poi cercare azzerarlo e passare ad aumenti veri e propri con le risorse già stanziate con l’ultima legge di bilancio con proiezione 2030. Quindi, vi sono tantissimi temi da affrontare ed approvare: dall’introduzione del buono pasto per il personale della scuola all’indennità di trasferta per chi lavora fuori regione rispetto alla propria residenza. Crediamo molto all’avvio del middle management nella scuola, perché si tratta di ruoli professionali fondamentali per il buon funzionamento degli istituti, che dovrebbero essere retribuiti con fondi dedicati e non attraverso il Fondo d’Istituto. Per noi risulta anche fondamentale il riconoscimento del burnout come malattia invalidante: la pressione psicofisica a cui è sottoposto il personale scolastico non è un’opinione, ma un dato di fatto”.

 

LE RICHIESTE ANIEF PER IL RINNOVO DEL CCNL 2022-2024

In vista del rinnovo contrattuale per il comparto Scuola, Università e Ricerca, il sindacato Anief insiste sui buoni pasto da assegnare anche al personale del settore Istruzione, ancora di più dopo che ai dipendenti delle Funzioni Centrali sono stati concessi anche in regime di smart working. Fra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche di cui all’art. 79, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.

 

Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di inflazione. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.

 

Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Suprema Corte di Cassazione.

 

Per quanto attiene alla sezione Ricerca, Anief ribadisce che preliminarmente occorre quantificare le risorse ancora da distribuire (5% dell’incremento contrattuale 19/21). Come pure c’è la necessità di introdurre in contrattazione i criteri per le progressioni dì livello articolo 54 differenziandolo dalle progressioni economiche art 53. Infine, Anief ritiene importante esplicitare che tutto il personale degli EPR sia compreso tra i destinatari del lavoro a distanza e di inserire in contrattazione i criteri per le procedure di attuazione dell’art. 15 del Contratto collettivo nazionale di lavoro.

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