Scarsa chiarezza, passaggi contraddittori, ma soprattutto uno stanziamento che doveva esserci e non c’è
DirigentiScuola chiede al MIM un incontro urgente sulla Legge di Bilancio che “taglia fuori” i dirigenti scolastici
Roma, 4 novembre 2025 – Le sorprese amare della Legge di Bilancio 2026 per il mondo della scuola non riguardano solo docenti e personale Ata. Anche i dirigenti scolastici sono profondamente delusi dall’assenza di fondi destinati alla retribuzione di risultato, passaggio decisivo e improcrastinabile verso la piena perequazione retributiva con le altre dirigenze pubbliche.
In una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al Capo di Gabinetto Giuseppe Recinto, DIRIGENTISCUOLA chiede un incontro urgente per fare luce su diversi passaggi del testo, suscettibili di interpretazioni non univoche e, in alcuni casi, privi di coerenza interna per quanto concerne la posizione dei dirigenti scolastici”.
Il sindacato dei dirigenti scolastici parla di “chiara distorsione statistica: il costo medio delle retribuzioni per il triennio 2026-28 non riflette l’effettiva situazione della dirigenza scolastica, già caratterizzata da un differenziale retributivo negativo rispetto alle altre aree dirigenziali dello Stato di pari fascia”. Inoltre, il riferimento al “nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, introdotto dal D.L. 31 maggio 2024, n. 71, appare privo di un collegamento concreto con gli effetti economici conseguenti. Non vengono esplicitati né gli stanziamenti dedicati né le modalità di calcolo, con il rischio che la valutazione resti un mero adempimento formale o che la retribuzione di risultato continui a essere legata ai pochi fondi già noti.” Fra le altre criticità viene evidenziata la nuova disciplina sulle supplenze brevi, che impone la copertura interna delle assenze inferiori ai dieci giorni, oltre al “previsto ridimensionamento di alcuni contingenti di personale ATA rischia di compromettere la capacità operativa delle istituzioni scolastiche”. Non risulta inoltre chiarita la scheda tecnica relativa alle spese di funzionamento del “nucleo di valutazione dei dirigenti scolastici “ per l’attuazione del nuovo sistema valutativo.
L’incontro richiesto è finalizzato a ottenere chiarimenti puntuali sui criteri adottati nella Relazione Illustrativa, comprendere le reali prospettive contrattuali ed economiche della dirigenza scolastica, rappresentare costruttivamente le criticità operative derivanti dalla formulazione attuale della Legge di Bilancio 2026. “E’ necessario che il Ministero faccia chiarezza sugli interventi previsti dalla Legge di Bilancio per la dirigenza scolastica” anticipa il presidente nazionale DIRIGENTISCUOLA Attilio Fratta: “Pacta sunt servanda, lo diciamo da sempre: bisogna stanziare i fondi per la retribuzione di risultato e la conseguente perequazione che ci è stata promessa anni fa. Ora che la valutazione è entrata in vigore, non ci sono più alibi: non siamo più disposti a tollerare un carico abnorme di incombenze e responsabilità senza un adeguato riconoscimento stipendiale.”
SI ALLEGA LA LETTERA INVIATA AL MIM
Chi siamo
L’Associazione sindacale DIRIGENTISCUOLA rappresenta la categoria dei dirigenti scolastici e ad oggi conta oltre 1500 iscritti su un totale di circa 7500 dirigenti scolastici italiani; ne tutela gli interessi morali ed economici; promuove iniziative atte a migliorare la loro professionalità; favorisce, progetta ed organizza la loro formazione; garantisce l’elaborazione e la diffusione della cultura professionale; è unica O.S. di soli dirigenti scolastici, nonché rappresentativa dell’Area Istruzione e Ricerca.