Scena muta alla Maturità, per 7 docenti su 10 è giusto bocciare chi boicotta la prova - RISULTATI SONDAGGIO

Scena muta alla Maturità, per 7 docenti su 10 è giusto bocciare chi boicotta la prova - RISULTATI SONDAGGIO

A cura di Redazione
16 luglio 2025 01:57
Scena muta alla Maturità, per 7 docenti su 10 è giusto bocciare chi boicotta la prova - RISULTATI SONDAGGIO -
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Bocciare gli studenti che fanno scena muta all’esame di maturità, così come ha annunciato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara? La maggior parte degli insegnanti si dice d’accordo: da un sondaggio nazionale della Tecnica della Scuola risulta che 7 docenti su 10 ritengono corretto “punire” con la ripetizione del quinto anno delle superiori il maturando che boicotta la prova. E quindi sono d’accordo nel cambiare la valutazione almeno del colloquio finale.

 

Sembra trovare consensi la linea dura del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara su chi manca di rispetto alle commissioni degli Esami di Stato facendo scena muta: circa il 70% dei docenti, in particolare, non è  infatti d’accordo con le ragioni o le modalità della protesta che ormai è diventata simbolo della maturità 2025.

Il primo episodio è stato quello di uno studente di diciannove anni di Padova; poi c’è stato il caso di una studentessa di Belluno che si è lamentata con i docenti che non l’hanno mai voluta conoscere davvero. Successivamente è venuto il turno di un altro studente veneto, di Treviso, di uno studente di una scuola privata di Firenze e infine di una studentessa della provincia di Pesaro e Urbino demoralizzata da un sette in condotta e di un ragazzo del bresciano, sesto ma primo in ordine di tempo.

Per capire meglio gli umori del mondo della scuolaLa Tecnica della Scuola ha lanciato un sondaggio che ha coinvolto 1.101 lettori della testata specializzata: 716 sono docenti, 164 genitori, 53 studenti, 18 dirigenti.

I risultati parlano chiaro: l‘idea di Valditara di bocciare chi fa scena muta alla Maturità piace alla maggior parte degli “adulti”, che siano docenti, dirigenti o genitori. Gli studenti, invece, hanno qualche perplessità.

In particolare, il 70,5% dei docenti si è detto favorevole alla bocciatura per chi boicotta l’orale della maturità; solo il 24,7% invece si è espresso in modo contrario. Situazione simile anche per quanto riguarda i dirigenti scolastici: il 60,7% si è detto d’accordo. Situazione analoga pure per quanto riguarda i genitori: si sono espressi per la ripetizione dell’anno il 65,9%.

Caso diverso per gli studenti, che non si sono mostrati così compatti: il 58,7% di loro ha espresso la propria contrarietà alla proposta del ministro. Ad essere favorevole è stato solo il 33,3%.

Dalle riflessioni di chi ha partecipato al sondaggio emerge una certa insofferenza nei confronti degli Esami di Stato in generale, a prescindere dalla protesta di quest’anno.

Infine, La Tecnica della Scuola riporta alcuni dei commenti dei lettori alla proposta del Ministro:

  • L’esame di maturità (di Stato) andrebbe riformato, ovvero i cdc scrutinano gli studenti come in qualunque altro anno scolastivo e rilasciano il diploma. Allo stato attuale le commissioni d’esame e l’esame in se concepiti e messi in essere non hanno alcun valore e peggio sono un aggravio di spesa (inutile) per il MIM che potrebbe utilizzare quelle risorse per le retribuzioni del personale scolastico;
  • Commissioni esami di Stato solo con docenti esterni;
  • Va complessivamente modificato il sistema dei punteggi;
  • D’accordo con Valditara solo se non si tratta di un blocco emotivo di alunno che durante l’anno ha sempre studiato;
  • Invece di prendere provvedimenti punitivi sarebbe meglio ascoltare attentamente le motivazioni di questi ragazzi. E comunque hanno preso una iniziativa consentita dalla legge. Evidentemente la legge aveva una falla;
  • D’accordo solo in casi estremi;
  • Rivedrei il sistema di valutazione, in modo tale che, per raggiungere la votazione minima per superare l’esame, si debbano sostenere tutte le prove;
  • In realtà vorrei una seria riforma dell’esame o una sua abolizione. Se l’esame restasse in vigore dovrebbe essere serio e tenere meno conto del percorso dello studente. Come in Polonia, se lo studente boccia all’esame serio non deve ripetere poi l’anno scolastico intero ma solo l’esame in altra sessione.
  • Sono un docente in pensione: l’esame va riformato ma non con una semplice norma restrittiva;
  • Assolutamente sì. Bocciato e sospeso 15 giorni;
  • Forse bisognerebbe cambiare il peso delle prove…e dare maggiori punti all’orale rispetto agli scritti al posto di 20 per ogni prova 10, 10 e 40 a questo punto sarebbero obbligati a farlo.
  • Se lo studente ha voti positivi lo rimanderei a settembre, se continua nella sua decisione di fare scena muta sono d’accordo con la bocciatura. Perché è un insulto nei confronti di chi nella vita si impegna duramente, magari anche lavorando, a conseguire un diploma.

 

IL SONDAGGIO IN GRAFICI

Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 14 al 15 luglio 2025. Hanno partecipato 1.101 lettori. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.

CHI SIAMO

La Tecnica della Scuola è un portale di informazione scolastica (già testata cartacea dal 1949) ed ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione.

 

 

 

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