Sciopero generale nella scuola: flop secondo i dati diffusi dal Ministero

Secondo Italia Oggi, lo sciopero generale indetto dai sindacati Cgil, Uil e diverse sigle di base contro la legge di bilancio e le politiche del governo potrebbe non aver avuto il riscontro atteso. Il...

A cura di Redazione Redazione
29 novembre 2024 21:42
Sciopero generale nella scuola: flop secondo i dati diffusi dal Ministero -
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Secondo Italia Oggi, lo sciopero generale indetto dai sindacati Cgil, Uil e diverse sigle di base contro la legge di bilancio e le politiche del governo potrebbe non aver avuto il riscontro atteso. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato che, alle ore 17, con il 57% delle scuole che hanno trasmesso i dati, l’adesione complessiva nel comparto scuola si è attestata al 5,65%. Numeri che, se confermati, ridimensionerebbero le dichiarazioni entusiaste dei sindacati.

I dati ufficiali del Ministero

Con circa 1,2 milioni di dipendenti, il comparto scuola è il settore più vasto della pubblica amministrazione. Tuttavia, i numeri ufficiali evidenziano una partecipazione piuttosto contenuta. Avrebbero aderito solo l’1,5% dei dirigenti scolastici, tra i docenti, la partecipazione si sarebbe fermata al 5,54%, al 6,35% il personale ATA.

Le regioni con i tassi di adesione più alti sono state Toscana ed Emilia Romagna, seguite da Sardegna e Liguria, mentre nel resto del Paese lo sciopero sembra aver avuto un impatto minore.

La posizione del Ministro Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato con soddisfazione i numeri raccolti: “Alle 17, con il 57% delle scuole che hanno trasmesso i dati, l’adesione per il comparto scuola è stata del 5,65%”. Una percentuale che, secondo il Ministro, riflette una scarsa condivisione delle ragioni della protesta da parte del personale scolastico.

La risposta dei sindacati

Dal canto loro, i leader sindacali non sono d’accordo con questa lettura. Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri, segretari generali di Cgil e Uil, hanno descritto la giornata come un grande successo, sottolineando l’importanza del messaggio politico: “Oggi più di 500mila italiani sono scesi in piazza per dire no a un tentativo di svolta autoritaria”, hanno dichiarato. Secondo i sindacati, quindi, i dati ufficiali non rifletterebbero la reale portata della mobilitazione.

Una protesta che divide

Le divergenze tra i dati diffusi dal Ministero e le dichiarazioni sindacali sono emblematiche del clima teso che caratterizza il rapporto tra le parti sociali e il governo. Lo sciopero avrebbe dovuto rappresentare un segnale forte contro la legge di bilancio, ma i numeri diffusi sollevano dubbi sull’efficacia dell’azione.

Alcuni osservatori suggeriscono che la scarsa adesione potrebbe derivare non solo dalla difficoltà di coinvolgere il personale scolastico, ma anche da una fiducia limitata nei confronti delle sigle sindacali. Tuttavia, il malcontento all’interno del settore scuola resta palpabile, anche se non sempre si traduce in partecipazione attiva.

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