Scuola, giornata mondiale insegnante, Gilda: un convegno sulla legalita' per una scuola che torni ad essere scuola

Si è svolto oggi il convegno organizzato dalla Gilda degli Insegnanti dal titolo: ‘Scuola, radice di legalità’

A cura di Redazione Redazione
04 ottobre 2025 20:25
Scuola, giornata mondiale insegnante, Gilda: un convegno sulla legalita' per una scuola che torni ad essere scuola -
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Si è svolto oggi il convegno organizzato dalla Gilda degli Insegnanti dal titolo: ‘Scuola, radice di legalità’, in virtù della 31esima giornata mondiale dell’Insegnante che si celebra ogni anno il 5 ottobre dal 1994.

Sono intervenuti Salvatore Borsellino, il giornalista Paolo Di Giannantonio, il giornalista e scrittore Alex Corlazzoli, il Presidente del movimento delle Agende Rosse Liguria gruppo Falcone e Borsellino Giuseppe Carbone, l’Assessore alla legalità del Comune di Rimini Francesco Bragagni.

Tra gli interventi quello dell’Assessore alla legalità del comune di Rimini, l’Avv. Francesco Bragagni che ha sottolineato come scuola e legalità siano due componenti tra loro legate: “Ringrazio la Gilda per questo convegno, quando vado nelle scuole per me è il momento più bello, tra i giovani, dove parliamo di spirito civile per diffondere cultura, quella che vive nel rispetto delle regole”.

Promotrice di dialogo ed educatrice, è questo il ruolo che l’istituzione Scuola dovrebbe riacquisire oggi ed è quanto anche ha voluto far emergere Salvatore Borsellino nel suo intervento: “Legalità vuol dire rispettare i principi della Costituzione, che nasce dal sangue dei partigiani che hanno sacrificato la loro vita. Oggi come si può parlare di legalità ai ragazzi quando si accende la tv e si assiste ad un mondo che sta andando alla deriva”.

A parlare di legalità è stato poi Giuseppe Carbone, presidente del movimento delle Agende Rosse Liguria, gruppo Falcone e Borsellino: “Borsellino aveva un’agenda di colore rosso dove annotava ogni cosa, aveva scritto tutto ciò che aveva scoperto, dopo la sua uccisione, la valigetta che conteneva questa agenda è sparita. Da qui nasce il nostro movimento, che parla soprattutto nelle scuole, perché noi insegnanti siamo la categoria che dobbiamo far sì che i ragazzi diventino i futuri cittadini”.

Nel suo intervento Paolo Di Giannantonio si è rivolto al pubblico chiedendo cosa sia davvero la legalità: “L’insegnare ai ragazzi a rispettare le regole, farli appassionare della storia e non renderli soggetti passivi di monologhi? Molti giovani hanno la fascinazione dell’illegale. Il vero compito di oggi è far capire quanto sia importante mettere a fuoco i veri eroi del nostro Paese”.

E’ Alex Corlazzoli, poi, ad intervenire: “La scuola si fa tutti i giorni, di legalità se ne deve parlare ogni giorno. Noi siamo stati una generazione fortunata, cresciuta con punti di riferimento, come anche Salvatore Borsellino che ho conosciuto a 18 anni. Oggi chi sono i punti di riferimento? Dobbiamo fare noi i Cento Passi, tutti i giorni in classe. Viviamo in un periodo difficile perché è un momento in cui cercano di stancarci a fare memoria ma il vizio della memoria è essenziale”.

A chiudere il convegno è stato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana: “Il 1992 è un anno molto particolare per me, avevo 15 anni ed è stato un anno di passaggio. Per me Falcone e Borsellino sono dei santi laici. Quel giorno di luglio, il giorno della strage, io sono diventato adulto ed ho iniziato a pensare di voler fare l’insegnante. Per essere un modello. E cosa è oggi la legalità? La scuola deve riprendere ad essere scuola, noi ormai siamo diventati un progettificio. Oggi i ragazzi sono plasmati da ciò che Netflix gli vuole far vedere. Una buona lezione di legalità sarebbe riprendere i valori delle discipline, come ad esempio l’”humanitas”, che ci viene dai classici della letteratura latina. Il docente deve essere un modello. La mafia, come diceva Paolo Borsellino, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni nasce si sviluppa e muore e in questo la scuola può fare molto, accelerando il processo”.

Così in una nota la Gilda degli Insegnanti

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