Sistemi educativi e devianza presentato al decennale Libera
Il Presidio di Libera a Trani celebra dieci anni di impegno con una giornata tra memoria e futuro


Il Presidio di Trani dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafief esteggia quest’anno il suo decimo anniversario con una giornata di incontri e testimonianze dal titolo “I nostri dieci anni di antimafia sociale: incontri di memoria e futuro”. L’evento, in programma venerdì 10 ottobre 2025, vuole celebrare un decennio di impegno costante nella promozione della legalità, della memoria e della giustizia sociale, rafforzando il legame con il territorio e guardando con speranza a un futuro libero dalle mafie.
La giornata sarà articolata in più momenti e coinvolgerà sia studenti sia cittadinanza. La mattina sarà dedicata agli studenti del Liceo Classico di Trani, che avranno l’occasione di confrontarsi con figure di rilievo nella lotta alla criminalità organizzata. Alle 9:30 interverranno Giovanni Lucio Vaira, sostituto procuratore della Repubblica di Trani, e Felice Gemiti, presidente dell’Associazione Antiracket di Andria. Alle 11:00 seguirà un incontro con Francesco Giannella, procuratore aggiunto della DDA di Bari, e Tiziana Palazzo, moglie di Sergio Cosmai, vittima innocente di mafia.
Nel pomeriggio, le attività si sposteranno presso la Sala Cineforum della Biblioteca di Trani, con eventi aperti al pubblico e a ingresso gratuito. Il programma prevede il rinnovo della carica di referente del Presidio alle 16:00, seguito alle 17:00 dall’incontro con Pinuccio Fazio, padre di Michele Fazio, vittima innocente di mafia, e Francesca Maiullari, coordinatrice di Libera Bari/BAT. Alle 18:30, l’appuntamento conclusivo sarà un dialogo tra il sociologo, docente e scrittore Leonardo Palmisano, e Giusi Antonia Toto, professoressa ordinaria di Didattica e Pedagogia speciale presso l’Università di Foggia.
Giusi Antonia Toto spiega: «Con questo volume intendo offrire uno sguardo critico e costruttivo sul rapporto tra educazione e devianza, mostrando come i sistemi formativi possano, in contesti disfunzionali, riprodurre dinamiche di esclusione, coercizione o violenza. Il nostro obiettivo è far emergere radici culturali, rituali e relazionali che alimentano forme di devianza e, allo stesso tempo, proporre pratiche e “interruzioni educative” capaci di intervenire con responsabilità, coesione sociale e inclusione». La professoressa sottolinea l’importanza del confronto: «Spero che questa presentazione costituisca un momento di dialogo autentico, affinché chi opera nei territori, nelle scuole e nelle comunità possa riconoscere criticità e sperimentare nuove strade di prevenzione e rigenerazione sociale».
Anche il sociologo Leonardo Palmisano evidenzia la connessione tra ricerca e pratica: «Ho voluto contribuire a questo percorso perché credo che la ricerca abbia senso solo se si intreccia con le prassi del territorio. Sistemi educativi e devianza nasce dall’esigenza di mettere in dialogo dati, teorie e vissuti concreti, per capire come l’educazione possa diventare uno strumento di contrasto alla marginalità e alla criminalità culturale. L’incontro a Trani vuole aprire uno spazio di ascolto reciproco: cittadini, operatori e istituzioni potranno intervenire, porre domande e proporre soluzioni. Insieme possiamo contribuire a costruire una comunità educante più forte, capace di interpretare, prevenire e trasformare i processi di devianza».
Fondato il 10 ottobre 2015, il Presidio di Libera a Trani si è distinto in questi dieci anni per il suo impegno nella promozione di percorsi educativi e culturali, diventando un interlocutore fondamentale per scuole, associazioni e istituzioni locali. L’evento del 10 ottobre non sarà solo una celebrazione, ma un invito alla cittadinanza a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro più giusto e libero dalle mafie.