Stabilizzazione subito: il Comitato Precari Uniti per la Scuola presenta una riforma contro l’emergenza precariato

Particolare attenzione è rivolta ai cosiddetti “triennalisti”, ossia i docenti con 36 mesi di servizio

A cura di Redazione Redazione
29 settembre 2025 20:27
Stabilizzazione subito: il Comitato Precari Uniti per la Scuola presenta una riforma contro l’emergenza precariato -
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Il Comitato Precari Uniti per la Scuola ha elaborato una proposta organica per affrontare in modo strutturale il problema del precariato scolastico, con l’obiettivo di garantire stabilità ai docenti e continuità didattica agli studenti.

La proposta principale prevede l’istituzione di una Graduatoria Unica Nazionale (GUN), articolata su base regionale, che superi l’attuale frammentazione di elenchi e graduatorie. La GUN valorizzerebbe in modo trasparente titoli, idoneità concorsuali e anni di servizio, riconoscendo priorità ai docenti che hanno sostenuto il concorso nella stessa regione.

Particolare attenzione è rivolta ai cosiddetti “triennalisti”, ossia i docenti con 36 mesi di servizio: per loro si propone l’accesso diretto alla prova orale del concorso PNRR 3, senza dover sostenere prove preselettive o scritte. Inoltre, viene introdotta una definizione chiara di servizio, che dovrà essere almeno di 3 anni negli ultimi 10, di cui uno specifico nella disciplina insegnata.

La proposta punta anche a eliminare disparità ritenute ingiuste, come le riserve di posti per servizio civile o le preferenze basate su sesso e anagrafe, e a sospendere temporaneamente i concorsi paralleli fino alla piena attuazione della riforma. A ciò si aggiunge la possibilità di una mobilità intercompartimentale, che consentirebbe ai docenti di ruolo di ricollocarsi, su base volontaria, in altri settori della Pubblica Amministrazione, e di consentire l’assorbimento del precariato.

Accanto a questa proposta principale, il Comitato avanza anche una soluzione alternativa, ispirata al cosiddetto doppio canale di reclutamento: il 50% delle assunzioni verrebbe effettuato tramite concorsi e il restante 50% tramite le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Un modello che garantirebbe una stabilizzazione graduale e al tempo stesso la prosecuzione delle procedure concorsuali.

Secondo il Comitato, entrambe le proposte rappresentano strumenti concreti per superare un fenomeno che da anni mina l’efficienza e la qualità del sistema scolastico, tutelando sia i lavoratori sia gli studenti.

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola auspica un confronto immediato con Governo, Parlamento e Organizzazioni Sindacali, e che la politica e i sindacati aprano al più presto un tavolo di confronto per trasformare queste proposte in soluzioni legislative efficaci e durature.

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