Apertura scuole a Ottobre: la proposta di Anief per affrontare il cambiamento climatico

L'idea di posticipare l'inizio dell'anno scolastico a ottobre, avanzata dal presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, sta suscitando un acceso dibattito nel mondo dell'istruzione.

A cura di Redazione
21 agosto 2024 12:39
Apertura scuole a Ottobre: la proposta di Anief per affrontare il cambiamento climatico -
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L’idea di posticipare l’inizio dell’anno scolastico a ottobre, avanzata dal presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, sta suscitando un acceso dibattito nel mondo dell’istruzione. La proposta nasce dalla necessità di adattare il calendario scolastico alle nuove condizioni climatiche che, secondo Pacifico, rendono sempre più difficile svolgere attività didattica a settembre, soprattutto in scuole non attrezzate per fronteggiare il caldo eccessivo.

 

“Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti”, ha dichiarato Pacifico in un’intervista rilasciata a Tag24, sottolineando come le temperature registrate a settembre siano ormai superiori alla media stagionale non solo al Sud, ma in diverse regioni d’Italia. “Con questo clima, fare didattica diventa quasi impossibile. Le scuole non sono un parcheggio, ma luoghi dove portare avanti una didattica buona e giusta”, ha aggiunto il sindacalista.

Pacifico ha anche evidenziato la riduzione del tempo scuola avvenuta negli ultimi 15 anni, con il passaggio dalle 33 ore settimanali alle attuali 30. Secondo il presidente di Anief, sarebbe necessario recuperare quelle tre ore tagliate, rimodulando il calendario scolastico settimanale in modo da permettere una didattica più efficace e adeguata alle esigenze contemporanee.

La proposta di spostare l’inizio delle lezioni a ottobre non è una novità assoluta. Come ricordato da Pacifico, già trent’anni fa in alcune aree d’Italia l’anno scolastico cominciava a fine settembre. Tuttavia, oggi, a complicare la situazione vi è l’assenza di infrastrutture adeguate: “Se non attrezziamo le nostre classi, climatizzandole e rendendole più vivibili, è assurdo pensare di iniziare la didattica fra due settimane”, ha affermato.

La questione si inserisce in un contesto più ampio di criticità legate alla scuola italiana, che, nonostante i fondi stanziati dal PNRR, fatica a modernizzare le proprie strutture. Pacifico ha infatti ricordato che molti edifici scolastici non sono neppure in grado di affrontare le sfide sismiche, figuriamoci quelle climatiche.

Di fronte a queste difficoltà, il leader dell’Anief suggerisce un approccio più flessibile e basato sul buon senso, sia nella definizione del calendario scolastico che nell’organizzazione delle attività didattiche. “Dobbiamo iniziare a pensare al ‘buon tempo a scuola’, un concetto che non dipende dal numero di ore trascorse in aula, ma dalla qualità della didattica”, ha concluso Pacifico.

Il dibattito è destinato a proseguire nelle prossime settimane, mentre il mondo della scuola si prepara a un anno scolastico che, per molti, si preannuncia già complicato dalle sfide climatiche e strutturali.

 

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