A.S. 2025/26: Assicurazioni private per i lavoratori della scuola
Reale urgenza della scuola pubblica italiana?


Sono momenti bui per la scuola pubblica italiana, neri , nonostante quello che va fantasticando il Ministro Valditara a mezzo stampa e sui media.
Ci sono 250.000 lavoratrici e lavoratori che attendono da anni una stabilizzazione necessaria ai bisogni del sistema scolastico, una precarizzazione atavica che attanaglia sia docenti che ata.
Gli edifici scolastici sono fatiscenti , in alcuni casi del tutto inaccessibili e il personale è sempre troppo spesso insufficienterispetto alla reale necessità, un quadro che purtroppo non muta anno dopo anno, la novità di quest’anno è però svilente, il governo Meloni infatti trova 260 milioni di euro, ma non per risolvere i problemi citati poc’anzi ma bensì li destina alle polizze sanitarie integrative private per i lavoratori della scuola.
Un milione di lavoratrici e lavoratori verranno automaticamente iscritti a fondi sanitari privati, i dettagli delle prestazioni saranno definiti insieme ai sindacati firmatari dei contratti, ma la direzione è chiara: un altro passo verso la privatizzazione della sanità e lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale.
Questa misura, che il governo vuole far passare come beneficio per il personale scolastico, è in realtà un gigantesco regalo alle assicurazioni, che oggi fanno affari d’oro con la sanità integrativa: raccolgono fondi, gestiscono strutture e indirizzano i pazienti.
Tutto questo mentre ci dicono da tempo che i fondi per rafforzare i salari e il funzionamento ordinario delle scuole non ci sono, infatti nel frattempo, per la manutenzione urgente degli edifici scolastici, il governo stanzia appena 20 milioni di euro per tutte le scuole italiane, una cifra, capite bene ridicola, se paragonata alla reale necessità di mettere in sicurezza spazi dove ogni giorno studiano e lavorano milioni di persone.
Un operazione che dispone un sistema chiaro, per cui i lavoratori smettono gradualmente di usare il servizio pubblico, diventando inconsapevoli clienti di un sistema privato.
Le scuole non hanno bisogno di assicurazioni private, ma di immediate stabilizzazioni, assunzioni, edilizia sicura, risorse per il funzionamento ordinario.
Tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di un sistema sanitario pubblico che funzioni per tutte e per tutti, non di un sistema che lucra sulla salute e trasforma i diritti in servizi a pagamento.
Auspico un ritiro immediato dello stanziamento per le polizze sanitarie e la sua riassegnazione alle vere urgenze: stabilizzazione del personale precario, assunzioni ATA, sicurezza degli edifici, riduzione del numero di alunni per classe.