Cambiano i voti alla scuola elementare: tornano i giudizi sintetici
Con il nuovo disegno di legge presentato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, si prevede un cambiamento significativo nel sistema di valutazione della scuola primaria. La riforma, già appr...


Con il nuovo disegno di legge presentato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, si prevede un cambiamento significativo nel sistema di valutazione della scuola primaria. La riforma, già approvata al Senato e in attesa del via libera definitivo alla Camera, introdurrà nuovamente i giudizi sintetici nelle pagelle, abbandonando i livelli introdotti dalla riforma Azzolina nel 2020.
Cosa Cambia nella Valutazione
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, gli studenti delle elementari saranno valutati con giudizi come “ottimo”, “buono”, “discreto”, “sufficiente” e “insufficiente” per ogni disciplina, compresa l’educazione civica. Questi giudizi sostituiranno i livelli precedenti (“avanzato”, “intermedio”, “base” e “in fase di prima acquisizione”), che erano stati concepiti per fornire una valutazione più dettagliata degli apprendimenti degli alunni. Anche la valutazione del comportamento sarà espressa con un giudizio sintetico e sarà di competenza del collegio dei docenti.
Le Motivazioni della Riforma
Il ministro Valditara ha spiegato che il sistema attuale risulta complesso e poco chiaro sia per i genitori che per gli studenti, creando confusione sulle reali capacità degli alunni. Il ritorno ai giudizi sintetici mira a semplificare la comunicazione dei risultati scolastici, rendendola più comprensibile e trasparente.
Critiche e Perplessità
La riforma ha generato diverse critiche, soprattutto da parte delle organizzazioni sindacali e degli esperti del settore educativo. La FLC CGIL ha evidenziato che l’introduzione dei giudizi sintetici potrebbe rappresentare un passo indietro, verso un modello di scuola più selettivo e meno inclusivo. Secondo gli esperti, il sistema dei livelli era stato pensato per valorizzare i processi di apprendimento e non solo le performance degli alunni, consentendo una descrizione più articolata e formativa dei progressi scolastici. Si teme che i giudizi sintetici possano alimentare la competizione e stigmatizzare le differenze tra gli studenti, anziché promuovere un’educazione inclusiva e solidale.
Tempistiche e Modalità di Attuazione
Il passaggio dai livelli ai giudizi sarà disciplinato da un’ordinanza ministeriale, che entrerà in vigore già dal corrente anno scolastico. L’ordinanza stabilirà le modalità operative per le scuole, garantendo un passaggio senza difficoltà dal vecchio al nuovo sistema. Un precedente simile si è verificato con la riforma Azzolina, resa operativa a dicembre 2020, ad anno scolastico già avviato. Questo indica che, anche in questa occasione, non dovrebbero esserci particolari problemi nell’implementazione della nuova normativa