Certificato di malattia e televisita: le nuove regole per l’assenza dal lavoro tra semplificazione e garanzie

La normativa entrerà in vigore il 18 dicembre 2025 e introduce modifiche di rilievo anche in ambito sanitario

A cura di Redazione Redazione
09 dicembre 2025 22:10
Certificato di malattia e televisita: le nuove regole per l’assenza dal lavoro tra semplificazione e garanzie -
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La possibilità di rilasciare il certificato di malattia tramite televisita si inserisce in un più ampio processo di semplificazione amministrativa e digitalizzazione dei servizi pubblici. Si tratta di una novità rilevante sia per i lavoratori sia per i medici di medicina generale, perché interviene su uno degli ambiti più sensibili del rapporto di lavoro: la giustificazione dell’assenza per motivi di salute.

La legge di riferimento e la data di entrata in vigore

Nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre 2025 è stata pubblicata la legge 2 dicembre 2025, n. 182, recante le “Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”.

La normativa entrerà in vigore il 18 dicembre 2025 e introduce modifiche di rilievo anche in ambito sanitario e lavoristico. In particolare, il provvedimento incide sul tema della certificazione di malattia, riconoscendo formalmente il ruolo della telemedicina nei procedimenti amministrativi e nei rapporti di lavoro.

La modifica al D.Lgs. 165/2001 e l’equiparazione giuridica

L’articolo 22 della legge n. 182/2025 interviene sul D.Lgs. 165/2001, riformando l’art. 55-quinquies, norma centrale in materia di responsabilità per false attestazioni e certificazioni. La novità più significativa consiste nella equiparazione giuridica tra il certificato medico rilasciato a seguito di visita in presenza e quello emesso da remoto tramite televisita.

Dal punto di vista formale, il certificato rilasciato a distanza avrà dunque lo stesso valore legale di quello tradizionale, a condizione che sia emesso nel rispetto delle procedure previste e trasmesso secondo i canali telematici ufficiali. Le responsabilità penali, disciplinari e deontologiche del medico restano invariate, così come le sanzioni in caso di certificazioni non veritiere.

Cosa cambia per i lavoratori

Per i lavoratori, la riforma mira a semplificare l’accesso alla certificazione di malattia, riducendo spostamenti, tempi di attesa e disagi, soprattutto nei casi di patologie lievi o già note. La televisita può rappresentare uno strumento utile in presenza di condizioni cliniche che non richiedono necessariamente un esame obiettivo diretto.

È però essenziale chiarire che la legge non introduce un diritto automatico al certificato a distanza. La valutazione resta interamente rimessa al medico, che deve accertare se lo stato di salute del paziente sia compatibile con una valutazione da remoto o renda invece necessaria una visita in presenza.

Le precisazioni della FIMMG e la fase attuativa

La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) ha precisato che le novità introdotte dalla legge non saranno immediatamente operative, nonostante l’entrata in vigore formale del 18 dicembre 2025. La normativa, infatti, prevede l’adozione di decreti attuativi e la definizione di specifici accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni, necessari per stabilire criteri, limiti e modalità concrete di utilizzo della televisita ai fini certificativi.

Fino al completamento di questo iter, continuano ad applicarsi le regole tradizionali: il certificato di malattia potrà essere rilasciato solo a seguito di visita in presenza o visita domiciliare. La fase transitoria sarà dunque caratterizzata da una sostanziale continuità operativa, in attesa delle indicazioni applicative definitive.

Controlli e garanzie

L’equiparazione tra certificato “in presenza” e certificato “da remoto” non incide sul sistema dei controlli sulle assenze per malattia, comprese le visite fiscali. Anche i certificati rilasciati tramite televisita saranno pienamente verificabili e soggetti alle ordinarie procedure di controllo.

In questo senso, la riforma non attenua le tutele dell’amministrazione e dei datori di lavoro, ma cerca di bilanciarle con l’esigenza di modernizzare i servizi sanitari e ridurre gli adempimenti inutilmente gravosi.

Una riforma potenzialmente innovativa, ma ancora da costruire

La legge n. 182/2025 segna un passaggio importante verso l’integrazione della telemedicina nei procedimenti amministrativi legati al lavoro. Tuttavia, l’effettiva portata innovativa della riforma dipenderà dalla qualità dei decreti attuativi, dall’uniformità delle regole sul territorio nazionale e dalla capacità del sistema sanitario di garantire sicurezza, tracciabilità e appropriatezza clinica.

Solo una regolazione chiara e condivisa potrà trasformare la televisita da enunciazione normativa a strumento realmente funzionale, evitando applicazioni disomogenee e incertezze interpretative in un ambito particolarmente delicato come quello delle assenze per malattia.

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