Il Direttivo del Comitato personale ata ex covid pretende che venga posta l’attenzione sul profilo professionale dei Collaboratori Scolastici

Nelle ultime settimane è esploso un forte interesse per tutto il comparto dell’Istruzione Italiana.Sono state poste all’attenzione delle istituzioni di riferimento tante situazioni che richiedono la m...

A cura di Redazione Redazione
22 giugno 2023 12:56
Il Direttivo del Comitato personale ata ex covid pretende che venga posta l’attenzione sul profilo professionale dei Collaboratori Scolastici -
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Nelle ultime settimane è esploso un forte interesse per tutto il comparto dell’Istruzione Italiana.
Sono state poste all’attenzione delle istituzioni di riferimento tante situazioni che richiedono la massima considerazione, eccezion fatta per la delicata questione dei Collaboratori Scolastici. Si continua ad investire nella nostra Scuola, innovazioni ed assunzioni sono all’ordine del giorno. E’ in fase di crescita, e non possiamo fare altro che immaginare ciò che potrà essere la nostra futura Istituzione Scolastica. Pertanto, si pone l’attenzione su uno dei pilastri fondamentali della nostra Italia. Con rammarico, però, si evince ancora una volta come la figura professionale del
Collaboratore Scolastico, uno dei cuori pulsanti della Scuola, non sia ancora stato preso in considerazione, e di conseguenza discriminato rispetto agli Assistenti Amministrativi e Assistenti Tecnici (AA e AT), per i quali si sta invece lavorando ad un piano assunzionale speciale, che ha come intento, oltre che una continuità didattica per i nostri discenti, l’eliminazione della precarietà. A questo punto interviene il DIRETTIVO DEL COMITATO ORGANICO ATA, a difesa della figura professionale del Collaboratore Scolastico ex-covid.. Ma chi sono i COLLABORATORI SCOLASTICI EX-COVID del suddetto comitato? I COLLABORATORI SCOLASTICI EX-COVID appartengono ad un contingente “speciale” arruolato con il DECRETO RILANCIO 34/2020, per
fronteggiare l’emergenza COVID negli istituti scolastici ai quali LA POLITICA, AD OGGI, HA VOLTATO LE SPALLE. Un organico di supporto che, una volta sceso in “campo”, ha sopperito anche alla grave carenza di personale dovuta ai tagli degli anni precedenti. Personale specializzato, formato e legittimamente iscritto nelle GRADUATORIE DI ISTITUTO come previsto dalla normativa concorsuale. Personale scolastico che si è CATAPULTATO in trincea con coraggio e dedizione, che ha servito le istituzioni senza esitare per garantire la totale gestione dei plessi scolastici in piena sicurezza, mentre molti, per paura, hanno fatto un passo indietro. Lavoratori che si sono messi in gioco in piena emergenza mondiale, mettendo da parte famiglie, paure e ansie. Lavoratori che si sono sottoposti all’obbligo vaccinale. All’obbligo di presenza, contrariamente ad altre figure professionali come Assistenti Amministrativi e Assistenti Tecnici, ai quali fu data possibilità di lavorare in smart working , tutelandosi da un contagio che per i COLLABORATORI SCOLASTICI era dietro l’angolo ogni giorno. Dipendenti statali che hanno accettato e firmato un contratto fino al termine delle attività didattiche, ma con una clausola risolutiva che, in caso di temuto lockdown sarebbero stati rispediti a casa senza alcun riconoscimento economico e giuridico; (da precisare che buona parte di questi impiegati ha accettato tale incarico lasciandosi alle spalle situazioni lavorative più o meno stabili e rifiutando i bonus di inclusione del momento come il RDC). COLLABORATORI SCOLASTICI hanno atteso per mesi e senza pretese uno stipendio che slittava di volta in volta. I COLLABORATORI SCOLASTICI hanno rischiato in prima persona il contagio da COVID e qualcuno, purtroppo, ne ha subito le conseguenze data l’esposizione al grave rischio biologico. I COLLABORATORI SCOLASTICI sono stati a stretto contatto con sostanze e materiali altamente contagiosi e con minori: non vaccinati non obbligati all’uso dei dispositivi di sicurezza. AI COLLABORATORI SCOLASTICI, come unica protezione dal contagio, furono fornite mascherine dalla quasi inutile valenza. I COLLABORATORI SCOLASTICI sono stati a contatto con bambini che , nonostante mostrassero sintomi da COVID, erano accompagnati da genitori incoscienti e il compito sulla loro sorveglianza era ancora una volta affidato ai COLLABORATORI SCOLASTICI in stanze predefinite. Il Direttivo a difesa del COMITATO ORGANICO ATA EX COVID Ci tiene a ricordare un’ulteriore discriminazione, rispetto agli ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E TECNICI, quando in pieno lockdown per loro era richiesta la presenza perché le loro mansioni non potevano essere svolte in Smart working. A tal proposito, si riportano alcune delle dichiarazioni di quel periodo: “C’è grande discriminazione nel DPCM del 4 marzo riguardo il personale Ata…” “Il Governo che giustamente per l’emergenza COVID, ha sospeso le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia ma non ha previsto la chiusura degli edifici pubblici” “Questo implica anzi, obbliga tutti coloro, a parte docenti e alunni a presentarsi regolarmente a lavoro…” “…quindi hanno dovuto, con grave rischio per la propria incolumità, timbrare il cartellino…” “un Decreto, quello del Presidente del Consiglio, alquanto lacunoso, poiché omette di trattare la posizione del personale ATA, che non può essere adibito a lavori di sanificazione…” “questi lavori di pulizia obbligatoriamente e per legge devono essere affidati a ditte specializzate…” “Se in questo momento dobbiamo salvaguardare la salute
degli italiani non possiamo fare particolarità…” “con la salute, ovvero con la vita degli italiani non si può minimizzare…” “tra l’altro resta da capire nel momento in cui non si svolgono le lezioni che lavoro dovrebbero svolgere i vari addetti delle scuole e se, in questa particolare situazione, sia il caso di tenere aperte le scuole…” Ma per loro la scuola non chiude. I COLLABORATORI SCOLASTICI EX-COVID a distanza di mesi non dimenticano. Ma davvero vogliamo sapere cosa ha fatto quel personale durante la chiusura delle scuole? Era veramente indispensabile il loro servizio? HANNO lavorato duramente ed era NECESSARIO! Oltre alla profonda pulizia dei locali, il
personale si è concentrato sulla sanificazione di tutti gli spazi, con prodotti e strumenti specifici e anche se questo doveva essere riservato a ditte specializzate. Inoltre ricordiamo il buio vissuto in quel periodo . Mentre il mondo si oscurava e tutto chiudeva, le nostre Scuole erano illuminate, perché in quei plessi si continuava a lavorare in modo costante e silente. I COLLABORATORI SCOLASTICI erano impegnati a riorganizzare i plessi, svuotando le aule da banchi e sedie per
poter riposizionare i nuovi arredi, tenendo presente le misure di sicurezza imposte dal Governo; tutto questo per garantire con efficienza l’apertura e la gestione degli istituti in piena sicurezza, come da normativa prevista. Ma torniamo a noi, e al corrente anno scolastico 2022/23. COSA È SUCCESSO? Finalmente la luce. I contagi diminuiscono e si intravede una parziale serenità nei cuori di tutti, il COVID sta scomparendo. Si torna alla NORMALITÀ! Ma, allo stesso momento, il dramma delle scuole e di quel famoso “ORGANICO” rimane. Si sprofonda nel buio più totale.
Quel personale tanto decantato e che aveva risollevato le Scuole viene tagliato. Improvvisamente da COLLABORATORI SCOLASTICI CONTESI a COLLABORATORI SCOLASTICI EX COVID dimenticati.
Le SCUOLE vengono svuotate e si ritrovano a casa migliaia di lavoratori in piena disperazione. Nel periodo post-pandemico le unità vanno rafforzate per permettere la rinascita, purtroppo però, quei tagli stanno portando le nostre ISTITUZIONI al collasso. Tutto questo si evince dall’anno scolastico corrente che sta per concludersi . I COLLABORATORI SCOLASTI da precari entrano nelle SCUOLE e da PRECARI ne escono. È da porre l’attenzione sui vari fatti di Cronaca che si sono susseguiti in questi mesi; è venuta a mancare la tutela e la sicurezza dei minori, mettendo in evidenza ancor di più la carenza di quel personale. Dirigenti in difficoltà per la
gestione degli Istituti, plessi che hanno rischiato la chiusura, personale di ruolo stremato dalle ore di straordinario, progetti respinti, mense a tempo pieno da rivalutare. Si nota quindi, quanto questo personale non sia né AGGIUNTIVO e né SUPERFLUO. Bensì NECESSARIO e URGENTE. Le Scuole saranno belle, all’avanguardia e piene di materiali ma, ancora vuote e prive di COLLABORATORI SCOLASTICI. I reduci dell’organico COLLABORATORI SCOLASTICI EX-COVID, da anonimi spettatori vogliono ritornare a fare i collaboratori. Auspichiamo che, nel battere la precarietà scolastica, venga preso in giusta considerazione il cosiddetto “PRECARIATO SPECIALE”. È giunta l’ora di riconoscere le competenze e il giusto MERITO a chi non si è tirato indietro, dimostrando la sua essenzialità sul campo. Gli stessi, confidano e si affidano alle FORZE ISTITUZIONALI, affinché questa discriminazione venga meno e con la speranza di un imminente piano assunzionale anche per I COLLABORATORI SCOLASTICI.
Il Direttivo del Comitato personale ata ex covid pretende che venga posta l’attenzione anche su questo profilo che ad oggi risulta distaccato dall’acronimo ATA.

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