Concorso docenti PNRR2, un solo quiz da rifare scatena la protesta: centinaia convocati di nuovo il 5 maggio
Errore riconosciuto dal Ministero sulla domanda n. 4 del turno del 27 febbraio. Ma la decisione di far ripetere una sola domanda accende le polemiche sui social e tra i sindacati.Nuovo pasticcio nei c...

Errore riconosciuto dal Ministero sulla domanda n. 4 del turno del 27 febbraio. Ma la decisione di far ripetere una sola domanda accende le polemiche sui social e tra i sindacati.
Nuovo pasticcio nei concorsi scuola: convocazione straordinaria il 5 maggio
Ancora polemiche sul concorso docenti bandito nell’ambito del PNRR2 (D.D.G. 3059/2024), già al centro di contestazioni per presunti errori e imprecisioni nelle prove svolte tra il 25 e il 27 febbraio. Stavolta però la situazione si è tinta di grottesco: per rimediare a un quesito errato, il Ministero ha deciso di convocare i candidati del turno pomeridiano del 27 febbraio per una prova suppletiva limitata a una sola domanda, prevista per il 5 maggio.
Il quesito incriminato: nessuna risposta corretta tra le opzioni
A raccontare cosa e’ successo e’ Cristina Benenati del quotidiano La Stampa. Il quiz sotto accusa è il n. 4 di quel turno, riguardante il concetto di “diffusione di identità”. Nessuna delle risposte proposte (Milton Erikson, Jean Piaget, Sigmund Freud, John Bowlby) era corretta. Dopo una cinquantina di segnalazioni, la Commissione Nazionale ha dovuto ammettere l’errore, annullando il quesito per tutti i candidati coinvolti. Ma la soluzione scelta – non una rettifica del punteggio, come in altri casi, bensì una nuova convocazione per un singolo quiz – ha sollevato un’ondata di proteste.
Proteste social: “Così si penalizzano tutti gli altri”
Sui social è esplosa l’indignazione. Molti candidati parlano di “ingiustizia” e “disparità di trattamento”. «Chi torna il 5 maggio avrà un’altra chance di prendere 2 punti — scrive un docente — anche se in origine quella domanda l’avrebbe sbagliata. E noi che abbiamo fatto il concorso in altri turni, restiamo a bocca asciutta». C’è chi propone di assegnare 2 punti extra a tutti i partecipanti delle tre giornate, come misura di compensazione equa.
La Gilda: “Errore inaccettabile, serve un tavolo di confronto”
Durissimo il commento della Gilda degli Insegnanti. In un comunicato ufficiale, il sindacato denuncia la “superficialità e disorganizzazione del Ministero” e chiede che vengano accertate le responsabilità. Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale, definisce la misura “una toppa peggiore del buco” che costringerà alcuni candidati a spostarsi per centinaia di chilometri, “con costi economici e psicologici pesanti”.
Un concorso nel caos: tra errori, correzioni e ansie da graduatoria
Non è la prima volta che il concorso ordinario finisce nel mirino. Errori nei quesiti, punteggi ballerini, ritardi nella pubblicazione degli esiti: una gestione che getta ombre sull’intero processo selettivo. Stavolta, però, l’attenzione è ancora più alta, poiché la procedura è finanziata con fondi PNRR e dovrebbe garantire l’ingresso in ruolo di migliaia di docenti precari.
Conclusioni: la richiesta di rispetto per la professione docente
La Gilda ha già annunciato che seguirà da vicino l’evolversi della situazione e valuterà ogni azione legale utile a tutelare i candidati. L’auspicio è che il Ministero, di fronte all’ennesimo pasticcio, avvii una seria riflessione sulla gestione dei concorsi, per evitare che errori evitabili compromettano la vita professionale e personale di chi si affida alle istituzioni per costruire il proprio futuro nella scuola.
Il Ministero: accertamento sulle responsabilita’
“In ordine alle prove scritte del concorso ordinario per la scuola secondaria, bandito con ddg n. 3059/2024, che si sono svolte nelle giornate del 25, 26 e 27 febbraio, si precisa quanto segue:
È stato rilevato che il quesito n. 4 dell’ultimo turno di esame riportava quattro possibili risposte che sono state accertate tutte come errate, non permettendo di attribuire alcun punteggio ai candidati del turno di prova interessato.
Il Ministero ha ricostruito la dinamica dell’errore compiuto dalla Commissione, consistente nell’aver indicato nelle risposte al quesito relativo all’autore di una tesi di psicopedagogia un nome di battesimo errato.
Al riguardo il Ministero ha accertato che l’Università, selezionata mediante avviso pubblico e incaricata di elaborare i quesiti, aveva indicato in modo incompleto gli autori citati nelle risposte, omettendo i nomi di battesimo. Pertanto, la Commissione nazionale, alla quale spetta il compito di validare, rettificare o sostituire i quesiti elaborati, ha ritenuto di completare i quesiti con l’indicazione dei nomi di battesimo degli autori citati nelle risposte. In questa operazione di integrazione è stato commesso l’errore con riferimento all’autore Eric Erikson, citato come Milton Erikson.
Si sottolinea che la Commissione nazionale è costituita da docenti universitari, dirigenti tecnici, docenti di scuola e dirigenti scolastici.
A seguito dell’accertamento dell’errore da parte della stessa Commissione nazionale, che ha analizzato tutte le 43 contestazioni pervenute, delle quali solo questa si è rivelata errata, il Ministero ha proceduto con decreto del Direttore generale per il personale scolastico ad annullare il quesito errato e a disporre il rifacimento da parte dei candidati del turno interessato di un quesito sostitutivo di quello errato nella data del 5 maggio p.v.
La soluzione è stata adottata con il conforto dell’Avvocatura generale dello Stato, dopo averla valutata come l’unica procedura corretta al fine di garantire la par condicio dei partecipanti al concorso, anche sotto il profilo di possibili futuri contenziosi.
Si rammenta che nei precedenti concorsi del 2020, anch’essi con prove scritte con quesiti a risposta multipla, sono stati accertati ben 93 quesiti errati, di cui 89 oggetto di annullamento in autotutela e 4 di annullamento da parte degli organi di giustizia amministrativa.
Il Ministero assicura che sarà fatto un accertamento puntuale delle responsabilità individuali alla base dell’errore e che nei confronti dei responsabili scatteranno le sanzioni del caso”.