Controlli in corso sul concorso DS 2023: dossier di 5 000 pagine, proteste e ricorsi in tutta Italia

Il dossier consegnato al ministro Valditara denuncia anomalie diffuse nel concorso presidi, con atti all’esame del MiM e della Procura

A cura di Redazione
21 agosto 2025 17:15
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Il concorso per dirigenti scolastici (DS) bandito nel 2023 è al centro di una crescente controversia nazionale. A metà settembre è atteso un dossier di circa 5 000 pagine, elaborato dal linguista Massimo Arcangeli in collaborazione con il “Movimento Ordinari 2023” — una rete di candidati esclusi — che raccoglie segnalazioni di irregolarità, opacità procedurali e conflitti di interesse da tutta Italia .

Le accuse sollevano dubbi sulla regolarità delle procedure di estrazione e gestione delle prove scritte; in Calabria, ad esempio, si evidenzierebbe la presenza di codici durante la prova, disallineamenti negli orari della correzione rispetto ai verbali e violazioni dell’anonimato .

Proteste, ricorsi e interventi istituzionali

In diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Campania, Puglia, Marche, Sardegna, Calabria e Lazio, sono fioriti ricorsi e segnalazioni agli organi giudiziari. Alcuni casi finirono al TAR, altri attendono accertamenti in Procura.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che “verifiche sono in corso” e ha chiarito che “non saranno tollerate opacità”; se emergessero illeciti di natura penale o erariale, si procederà con segnalazioni alle procure competenti.

In Campania, il concorso DS è stato sospeso dopo le dimissioni in massa di commissari, forse sollecitate dalle polemiche e dai ricorsi. In Lombardia è stato segnalato un caso bizzarro: candidati assenti alla prova scritta risultavano ammessi alla successiva fase orale; secondo il MiM ciò sarebbe dovuto a prove suppletive concesse per gravidanza.

Un dossier per fare luce

Il dossier che sarà recapitato a Valditara contiene un’ampia raccolta di segnalazioni da tutte le regioni, comprese le isole. I principali elementi denunciati sono procedimenti opachi, violazioni di norme, conflitti di interesse, e atti che in alcuni casi sfiorerebbero il penale.

Massimo Arcangeli, anche promotore del dossier, sostiene che solo un intervento immediato può evitare il caos, considerato che molte assunzioni sono già in corso o concluse in diverse regioni (Campania, Lazio, Liguria…) .

Impatto sul sistema scolastico

La vicenda rischia di compromettere gravemente la fiducia nelle procedure di selezione per la dirigenza scolastica. L’Associazione Nazionale Presidi (ANP) ha invitato a una riflessione strutturale sulla gestione dei concorsi pubblici, sottolineando ritardi nelle assunzioni e nella regolare assegnazione delle funzioni dirigenziali.

Nel frattempo, cominciano ad arrivare le prime sentenze: in Sicilia il TAR ha rigettato un ricorso legato a presunte incompatibilità di commissari.

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