Crotone, Natale d’arte, una proposta culturale: la mostra itinerante dedicata al grande pittore settecentesco Vitaliano Alfì

In occasione delle prossime festività natalizie, desidero proporre alla città di Crotone l’organizzazione di una mostra itinerante dedicata al pittore Vitaliano Alfì

A cura di Redazione Redazione
20 ottobre 2025 12:50
Crotone, Natale d’arte, una proposta culturale: la mostra itinerante dedicata al grande pittore settecentesco Vitaliano Alfì -
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prof. Romano Pesavento

In occasione delle prossime festività natalizie, desidero proporre alla città di Crotone l’organizzazione di una mostra itinerante dedicata al pittore Vitaliano Alfì, figura di grande interesse storico e artistico che operò nel nostro territorio durante il Settecento.

Si tratta di un progetto che nasce dal desiderio di valorizzare un patrimonio artistico locale poco conosciuto, ma di straordinaria importanza per comprendere la storia culturale, religiosa e sociale della nostra città.

Vitaliano Alfì proveniva dal Catanzarese, ma già nei primi decenni del Settecento lo troviamo a Crotone, dove la sua famiglia – attiva nel commercio e nelle attività portuali – si era stabilita, imparentandosi con la nobile casata dei Labruto. I documenti notarili dell’epoca lo ritraggono come uomo impegnato, rispettato, ma anche dotato di una sensibilità artistica che lo condusse verso la pittura come si evince dalle ricostruzioni presenti e consultabili sul sito https://www.archiviostoricocrotone.it/.

La sua presenza in città si fa via via più viva e concreta. Nel 1752, mentre era badessa nel monastero di Santa Chiara la nobile Antonia Sculco, Alfì realizzò tre dipinti che ancora oggi adornano la chiesa: L’Immacolata con Sant’Antonio di Padova e gli angeli, San Francesco e Sant’Antonio, e L’Annunciazione.
Sono opere di straordinaria delicatezza, che rivelano un linguaggio pittorico semplice ma elegante, capace di fondere il fervore religioso francescano con l’armonia del gusto barocco meridionale.
In basso, su ogni tela, campeggia lo stemma degli Sculco e la firma “Vital.o Alfì F.”, segno di un legame profondo tra l’artista e una committenza femminile colta, animata da autentica fede.

Pochi anni più tardi, nel 1763, l’artista fu incaricato dai mastri barbieri crotonesi di dipingere un quadro dedicato ai loro santi protettori, Cosimo e Damiano, destinato alla chiesa dell’Immacolata Concezione. Quella tela è ancora oggi visibile e reca la scritta: “Alfì P. 1763”.

A lui sono inoltre attribuiti i dipinti della cappella Milioti, con la figura del Crocifisso e dei santi ai suoi lati, e un quadro con Sant’Anna, datato 1773, destinato alla chiesa omonima in diocesi di Isola.

Tutto lascia intendere che Vitaliano Alfì non fosse un artista isolato, ma un pittore radicato nel tessuto sociale crotonese, vicino al mondo dei religiosi, degli artigiani e delle corporazioni cittadine. Le sue opere non nascono per la gloria personale, ma come gesti di fede e di comunità. E forse proprio per questo, dopo la sua morte, il suo nome è scivolato lentamente nell’oblio, pur restando impresso nelle pareti delle nostre chiese.

È da questa consapevolezza che nasce la mia proposta: una mostra itinerante intitolata “Vitaliano Alfì. L’arte e la devozione nel Settecento crotonese”.

Vorrei che il percorso si sviluppasse tra la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell’Immacolata Concezione e il Museo Civico di Crotone, unendo in un unico filo narrativo le opere pittoriche e i documenti che testimoniano la vita e l’attività dell’artista.

Accanto all’esposizione, immagino momenti di approfondimento, incontri con gli studiosi, visite guidate e iniziative didattiche per le scuole. L’obiettivo è semplice ma importante: raccontare la storia di un artista crotonese e, attraverso di lui, la storia di un’intera comunità.

A completare la mostra, propongo anche la realizzazione di un catalogo descrittivo, che raccolga immagini delle opere, schede tecniche, note storiche e genealogiche, e trascrizioni di atti d’archivio.
Questo catalogo sarà non solo un ricordo dell’evento, ma un vero e proprio strumento di studio e divulgazione, per rendere accessibile a tutti un patrimonio che finora è rimasto chiuso tra le pagine polverose dei documenti e le mura silenziose delle chiese.

Le mostre come strumento di crescita turistica e culturale

Credo fortemente che iniziative di questo tipo possano rappresentare anche un’importante occasione di crescita turistica per la città di Crotone.

Le mostre non sono soltanto momenti di valorizzazione artistica, ma vere e proprie leve di promozione del territorio, capaci di attirare visitatori, studiosi e appassionati d’arte da tutta la regione e oltre.

Un percorso itinerante come quello proposto, che unisce luoghi di culto, musei e testimonianze storiche, potrebbe inserirsi pienamente nelle strategie di turismo culturale che la nostra città merita di sviluppare.

Restituire visibilità a figure come Vitaliano Alfì significa infatti creare legami tra passato e presente, e offrire ai turisti un’esperienza autentica, fatta di bellezza, conoscenza e identità.

Credo che il Natale rappresenti il momento ideale per dare vita a questa iniziativa: un tempo di rinascita, di memoria e di condivisione.

La mostra dedicata a Vitaliano Alfì vuole essere un dono alla città di Crotone, un segno di attenzione verso il nostro patrimonio artistico e un invito a riscoprire, attraverso l’arte e la storia, l’identità più profonda della nostra comunità.

Con questo progetto, mi auguro di contribuire a rivalutare la figura di un artista calabrese che ha saputo unire il linguaggio dell’arte alla forza della fede, e di avviare un percorso di valorizzazione stabile delle testimonianze artistiche locali.

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