CULTURA: “Io, Ota, riviera di Hiroshima” di Jean-Paul Alègre al Teatro del Navile Bologna
CULTURA: “Io, Ota, riviera di Hiroshima” di Jean-Paul Alègre al Teatro del Navile Bologna

di Marialuisa Roscino
Venerdì 15 e sabato 16 novembre 2024, alle ore 21, il Teatro del Navile presenta “Io, Ota, riviera di Hiroshima” di Jean-Paul Alègre. Una regia di Nino Campisi. Con Camilla Cordelli, Fabio Garau, Fabio Menis Ana Bisbal, Cristian Cuzzola, Alessandro Gibertoni, Luigi Daniel Florian, Noella Bardolesi, Federico Staiano. Nino Campisi porta in scena “Io, Ota, riviera d’Hiroshima” di Jean-Paul Alègre e rinnova il sodalizio artistico ormai decennale con l’autore francese tra i più rappresentati in Francia e nel mondo.
“In questa periodo storico dell’umanità in cui la spirale bellica che insanguina il mondo procede inesorabilmente e ci pone di fronte a una possibile escalation nucleare, – scrive Nino Campisi – è più che mai necessario riflettere sui tragici eventi storici che portarono gli Stati Uniti d’America a sganciare la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, affinché l’orrore perpetrato da “un pugno di uomini” contro un’intera città inerme non abbia più a ripetersi.”
“Moi, Ota, rivière d’Hiroshima”, che ha come sottotitolo “La mattina in cui scese la notte”, pubblicata nel 2015 in francese su “L’Avant-scene”, e in giapponese sulla rivista Théâtro con una traduzione di Masako Okada, ha debuttato in prima mondiale 23 aprile 2015 al Kai Theatre di Tokyo.
La pièce è divisa in 32 scene che si susseguono con un ritmo incalzante. L’autore dà voce al fiume Ōta-gawa che, attraversando la città di Hiroshima, racconta gli eventi storici che portarono alla costruzione e allo sganciamento della prima bomba atomica su Hiroshima il 6 agosto del 1945.
Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, la guerra imperversa nell’Oceano Pacifico. Tra il 1943 e il 1944, gli Stati Uniti d’America combattono per riconquistare le isole e gli arcipelaghi conquistati dal Giappone dal 1941 al 1942. Ogni isola è teatro di feroci combattimenti, con migliaia di morti e feriti. Le forze americane si avvicinano al Giappone.
Dal 1942, con il “Progetto Manhattan”, gli americani hanno lanciato un ampio programma di ricerca per creare una nuova bomba che abbia la capacità di distruggere un’intera città.
A Washington le discussioni sono in corso: una bomba del genere si potrebbe sganciare sul Giappone? Sarebbe un’azione bellica moralmente difendibile? A livello militare porrebbe fine alla guerra con la capitolazione del Giappone.
La giovane Akimitsu, una ragazza orfana residente a Hiroshima, scrive al fratello minore Yoshi, che vive a Tokyo dove lavora come calzolaio, invitandolo a lasciare la capitale per trasferirsi da lei. A causa dei bombardamenti degli americani sulla capitale, la vita in quella città è diventata impossibile e così Yoshi decide di trasferirsi a Hiroshima per andare a vivere da sua sorella presso gli zii.
Il 6 agosto 1945, alle ore 8,15, i due giovani stanno per incontrarsi sul Ponte Aioi del fiume Ota, bersaglio strategico degli americani, quando la bomba atomica esplode. Saranno polverizzati all’istante.
Jean-Paul Alègre
Jean-Paul Alègre, nato 1951 à Le Perreux-sur-Marne, è tra gli autori più rappresentati in Francia. Le sue opere sono sono pubblicate in Francia da l’Avant-Scène, sono state tradotte in più di venticinque lingue e presentate in più di quaranta paesi. Nel 2003 Jean-Paul Alègre ha ricevuto il Prix de Lyon des Auteurs de Théâtre per il testo Lettres Croisées, nel 2004 l’Académie française lo ha insignito con il Prix Emile Augier per Agnès Belladone. E’ Presidente del Centre des bords de Marne, Scène Conventionnée du Perreux-sur-Marne, il grande complesso culturale dell’est parigino. E’ stato presidente dell’ EAT (Ecrivains Associés du Théâtre) dal giugno del 2006 al gennaio del 2011. Dal 2011 è Presidente della Fondazione Paul Millet. Dal 2012 è presidente della Commissione Teatro della SACD (Società degli autori e compositori drammatici). Jean-Paul Alègre è cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere. Nel 2012, durante una visita in Giappone per assistere alla rappresentazione giapponese di Deux tickets pour le paradis, Jean-Paul Alègre è stato ospite del sindaco di Hiroshima che lo ha invitato a scrivere un testo per il settantesimo anniversario dell’esplosione nucleare. Da quell’incontro nasce Moi, Ota, rivière d’Hiroshima.
Nel 2018, ha pubblicato con L’Avant-Scène-Théotre, Le Tourbillon de la grande soif (Il vortice della grande sete), rappresentato al Festival Estivades Internationales de Marche-en-Famene (Belgio), una favola ecologica.
Nel 2022 pubblica una nuova opera teatrale, Très Saint-Père (Santissimo Padre), ancora con L’Avant-Scène théâtre, rappresentata in Belgio, a Bruxelles, dalla compagnia “La didascalie” con la regia Monique Dobly, e in Francia, al “Festival national de l’Humour en poche”, a Villers-lès Nancy, con la regia di Patrick Schoenstein. Nel 2023, Moi, Ota, rivière d’Hiroshima entra a far parte della collezione dei “Carrés classiques”, per le edizioni Nathan.
Info:
https://www.teatrodelnavile.org/post/io-ota-riviera-di-hiroshima-la-mattina-in-cui-scese-la-notte
https://www.teatrodelnavile.org/j-p-alegre
https://www.ninocampisi.org/nino-campisi-info
https://fr.wikipedia.org/wiki/Jean-Paul_Al%C3%A8gre