Dal 1° gennaio arriva l'assicurazione integrativa sanitaria per il personale della scuola. Si punta a migliorare i tempi per le prestazioni più comuni
Dal 2026 polizza sanitaria gratis per docenti e ATA di ruolo: cure più rapide, ma esclusi i supplenti al 30 giugno

Dal 1° gennaio 2026 per il personale della scuola entrerà in vigore una novità assoluta nel panorama del pubblico impiego italiano: una polizza sanitaria integrativa finanziata con fondi statali, dedicata a docenti, personale ATA e educativo con contratto a tempo indeterminato o supplenza annuale fino al 31 agosto. L’obiettivo dichiarato è ridurre i tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie e fornire un pacchetto di servizi a costo zero per il lavoratore.
Un esempio pratico: la storia di Maria
Per capire come funzionerà, immaginiamo la storia di Maria, insegnante di matematica in una scuola superiore.
A febbraio 2026, Maria inizia a sentire un dolore persistente al ginocchio. Sa che, con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ottenere una risonanza magnetica potrebbe significare attendere mesi. Ricorda però di aver ricevuto a fine 2025 le credenziali per accedere alla nuova polizza sanitaria. Entra nel portale dedicato, trova una clinica convenzionata vicina e prenota l’esame: quattro giorni dopo è in ambulatorio, senza dover anticipare alcun pagamento. Due giorni dopo riceve il referto online e, sempre tramite polizza, prenota gratuitamente una visita ortopedica.
Questo è il tipo di beneficio immediato che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) intende garantire: prestazioni rapide, senza esborso diretto, in un momento in cui le liste di attesa del SSN rappresentano un problema concreto.