Dipendenza da smartphone e stress: all'Università Europea di Roma arriva la prima "Offline Room" universitaria in Italia per la disconnessione digitale e il counseling per ridurre il rischio di abbandono

Un modello di intervento efficace per contrastare la dipendenza da smartphone

A cura di Redazione Redazione
14 ottobre 2025 15:24
Dipendenza da smartphone e stress: all'Università Europea di Roma arriva la prima "Offline Room" universitaria in Italia per la disconnessione digitale e il counseling per ridurre il rischio di abbandono -
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Un modello di intervento efficace per contrastare la dipendenza da smartphone, ridurre lo stress e, soprattutto, diminuire drasticamente il rischio di abbandono universitario. Sono questi i risultati del Progetto PROBEN, presentati dall'Università Europea di Roma (UER), in partenariato con altre università, tra cui l’Università degli Studi di Foggia, capofila del progetto. L'iniziativa, finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), ha dimostrato come interventi mirati di counseling psicologico e iniziative innovative come la prima “Offline Room” universitaria in Italia possano migliorare in modo misurabile il benessere e il percorso accademico degli studenti.

Il progetto PROBEN all’Università Europea di Roma è partito da un'indagine epidemiologica che ha coinvolto gli studenti di UER per delineare un quadro delle loro condizioni psico-fisiche. I risultati hanno rivelato un livello di benesseregenerale solo moderato e soprattutto una tendenza all'uso problematico di smartphone e social media, oltre a stili di vita da attenzionare.

Alimentazione irregolare, sedentarietà carenza di riposo e dipendenza da smartphone: cosa influisce sul benessere degli studenti

Per quanto riguarda l'attività fisica - fondamentale per mantenere la salute fisica e mentale - emerge ad esempio come quasi la metà degli studenti (45%) sia di fatto sedentaria e che solo una minoranza (15%) si identifica come vero e proprio atleta. Parallelamente, desta attenzione il dato sul consumo di tabacco, con quasi sei studenti su dieci (59,2%) che si dichiarano fumatori.

Le abitudini alimentari appaiono altrettanto irregolari: più della metà del campione (56,1%, costituito da chi salta pasti occasionalmente o spesso) non segue una routine definita, dato che, unito alla qualità del sonno, dipinge un quadro di potenziale stress fisico. Infatti, quasi il 40% degli studenti dorme tra le 5 e le 6 ore per notte, una quantità che suggerisce una carenza di riposo.

Sul fronte delle relazioni interpersonali, l'ambiente accademico è percepito in modo ambivalente. Se da un lato la maggioranza degli studenti si dichiara soddisfatta (84,7%) dei rapporti sociali nell’ambito universitario, emergono però forti elementi critici come un'alta competitività (percepita dal 63,4%) e relazioni distaccate (72%). Anche il rapporto con i docenti, pur considerato positivo dalla maggioranza, evidenzia aree di insoddisfazione per quasi un terzo degli studenti (30,3%) riguardo le valutazioni ricevute.

È in questo scenario di abitudini personali irregolari e dinamiche sociali complesse che si inserisce l'analisi della dipendenza digitale. Sia l'uso dello smartphone che quello dei social media mostrano un livello di dipendenza moderato, ossia non invalidante ma caratterizzato da un uso eccessivo, pensieri frequenti e una crescente difficoltà a disconnettersi, confermando la necessità di interventi mirati per promuovere un maggiore equilibrio psicofisico.

La prima offline room universitaria per combattere la dipendenza da smartphone e social

Per rispondere a queste criticità, nell’ambito del progetto PROBEN l'Università Europea di Roma ha messo in campo il modello di intervento sviluppato da Prilleltensky (I COPPE) che integra sei dimensioni di benessere: interpersonale, comunitario, occupazionale, fisico, psicologico, economico. Il progetto ha quindi previsto l’attuazione di "Quattro sfide" e azioni per sviluppare e migliorare il benessere (interpersonale-psicologico, fisico, occupazionale e comunitario) che ha già dimostrato un'efficacia misurabile.

Fiore all'occhiello delle iniziative messe in campo è la prima"Offline Room" universitaria, uno spazio innovativo nato per rispondere direttamente al problema dell'iperconnessione. Si tratta di un ambiente protetto, con arredi essenziali, luci soffuse, sedute comode dove gli studenti depositano i propri dispositivi per riscoprire la possibilità di stare con sé stessi e con gli altri senza mediazioni digitali. Ispirata ad esperienze già attive in altre università a livello internazionale in cui attività di digital detox rivelano un potente strumento per migliorare il benessere psicologico e le relazioni interpersonali, la Offline Room ha un duplice obiettivo: da un lato, ridurre l'ansia e il sovraccarico informativo; dall'altro, promuovere la concentrazione profonda, le connessioni reali e la creatività attraverso materiali analogici come libri, carta, strumenti per la meditazione, giochi da tavolo e attività creative a bassa stimolazione. L'accesso è volontario, con una permanenza consigliata di almeno 20-30 minuti per sperimentare i benefici della disconnessione consapevole.

Con il counseling crolla il rischio di abbandono degli studi

A questa iniziativa si è affiancata l'attivazione di un servizio di Counseling Psicologico gratuito da cui - testato in via sperimentale da un campione di studenti dell’Università Europea di Roma - emergono i dati più incoraggianti.

Emerge in primis che le difficoltà emotive come ansia e stress rappresentano il motivo principale (38%) nella ricerca di supporto psicologico, seguite da problemi interpersonali o familiari (28%), dalla necessità di gestire eventi critici (18%) e, in misura minore, da difficoltà legate allo studio(15%).

L'analisi pre e post-counseling ha dimostrato un impatto diretto e decisivo sulla carriera accademica, registrando un crollo del rischio di abbandono degli studi e un netto aumento dell'intenzione di perseverare. Parallelamente, si è osservato un significativo miglioramento del benessere psicologico generale e una maggiore capacità di gestire lo stress, con una riduzione del ricorso a strategie disfunzionali come la "soppressione emotiva". Gli studenti hanno inoltre sviluppato maggiori risorse personali ("Forza dell'Ego") e un migliore funzionamento nelle relazioni interpersonali. Questi dati non solo confermano l'efficacia del modello, ma forniscono la base per l'istituzione di un servizio di counselingpermanente e sostenibile all'interno dell'ateneo.

Al counseling e alla Offline Room, l'Università Europea di Roma ha affiancato percorsi di pratica sportiva gratuita, esperienze musicali (in collaborazione con il Conservatorio di Verona), talk e laboratori pratici per comprendere e sperimentare varie espressioni artistiche come strumento per il miglioramento del benessere degli studenti.

I risultati del progetto PROBEN implementato dall'Università Europea di Roma (UER) sono stati presentati nel corso della conferenza stampa moderata dalla giornalista Giulia Cimpanelli, che ha visto la partecipazione di un ampio panel di esperti: Prof. Padre Pedro Barrajón(Rettore dell’Università Europea di Roma); Ernesto Greco(professore Ordinario di cardiochirurgia in UER, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute e della Vita e Preside del neo Corso di laurea in Medicina e Chirurgia UER); Prof.ssa Anna Contardi (professore associato in Psicologia Clinica e responsabile del progetto PROBEN per l’UER); Prof.ssa Claudia Navarini (professore ordinario in Filosofia morale in UER, presente nel board scientifico di Proben); Federica Genova (ricercatrice in Psicologia dinamica in UER, presente nel board scientifico di Proben); Prof. Francesco De Vincenzo (psicologo e psicoterapeuta e docente UER di Psicologia della salute e psicosomatica); Martina Pansini(phd e psicologa del lavoro, ruolo di ricercatrice nel progetto Proben); Francesca Russo (psicologa clinica e assistente allo svolgimento del progetto Proben); Sara Peluzzi (psicologa del lavoro e research assistant nel progetto Proben); Chiara D’Onorio De Meo (research assistant del progetto Proben). Ospite dell’evento è stato il Professor Antonino Tamburello, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e primo preside del corso di laurea in Psicologia dell'Università Europea di Roma. Tra i presenti anche Marco Brotto Rizzo (Direttore della Promozione e Comunicazione UER) e Annita di Donato(Responsabile comunicazione ed eventi).

 

PROBEN Le quattro sfide per la promozione del benessere psico-fisico: un modello di intervento per il contrasto alla dipendenza da smartphone 4 challenges 4 well-being (4CH4WB)
Il progetto PROBEN nasce come intervento promosso e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) al fine di favorire il benessere psicofisico degli studenti universitari e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). Il progetto si è avvalso della collaborazione di differenti Istituzioni portatrici di risorse e competenze specifiche. La rete di partenariato che ha sostenuto l’intero percorso progettuale è composta da: Università di Foggia, capofila del progetto; Università di Verona; Libera Università di Bolzano; Università Europea di Roma; Università degli Studi del Molise; Conservatorio di Musica di Verona; Conservatorio di Musica di Foggia.
Il progetto ha come obiettivo generale lo sviluppare e valutare l’efficacia di un modello di intervento finalizzato a promuovere il benessere psico-fisico, inteso in un’accezione multidimensionale degli/le studenti/esse universitari e AFAM. Il Progetto è stato avviato nel mese di ottobre 2024 e ha visto il concretizzarsi di numerose iniziative a sostegno del benessere degli studenti e delle studentesse dell’Università Europea di Roma.
Il progetto ha ricevuto il consenso da parte del Comitato etico della Ricerca psicologica UER (prot. N. 19/2024) in quanto è in linea con i principi del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.

L’Università Europea di Roma UER è un’Università italiana non statale che fa parte del sistema universitario pubblico nazionale e rilascia titoli di studio aventi valore legale. Offre Corsi di Studio in: Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Scienze della Formazione Primaria, Turismo e Valorizzazione del territorio, Medicina e Chirurgia. Nel 2024 ha superato i 5.000 studenti ai Corsi di Laurea e post Laurea, riportando una ulteriore crescita rispetto all’anno precedente ed è posizionata nella classifica Censis 2025/2026 delle Università Italiane al 2° posto tra le piccole università non statali e al 4° tra tutte le università non statali di ogni dimensione. www.uer.it

  da smartphone e stress: all'Università Europea di Roma arriva la prima "Offline Room" universitaria in Italia per la disconnessione digitale e il counselingper ridurre il rischio di abbandono

Un modello di intervento efficace per contrastare la dipendenza da smartphone, ridurre lo stress e, soprattutto, diminuire drasticamente il rischio di abbandono universitario. Sono questi i risultati del Progetto PROBEN, presentati dall'Università Europea di Roma (UER), in partenariato con altre università, tra cui l’Università degli Studi di Foggia, capofila del progetto. L'iniziativa, finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), ha dimostrato come interventi mirati di counseling psicologico e iniziative innovative come la prima “Offline Room” universitaria in Italia possano migliorare in modo misurabile il benessere e il percorso accademico degli studenti.

Il progetto PROBEN all’Università Europea di Roma è partito da un'indagine epidemiologica che ha coinvolto gli studenti di UER per delineare un quadro delle loro condizioni psico-fisiche. I risultati hanno rivelato un livello di benesseregenerale solo moderato e soprattutto una tendenza all'uso problematico di smartphone e social media, oltre a stili di vita da attenzionare.

Alimentazione irregolare, sedentarietà carenza di riposo e dipendenza da smartphone: cosa influisce sul benessere degli studenti

Per quanto riguarda l'attività fisica - fondamentale per mantenere la salute fisica e mentale - emerge ad esempio come quasi la metà degli studenti (45%) sia di fatto sedentaria e che solo una minoranza (15%) si identifica come vero e proprio atleta. Parallelamente, desta attenzione il dato sul consumo di tabacco, con quasi sei studenti su dieci (59,2%) che si dichiarano fumatori.

Le abitudini alimentari appaiono altrettanto irregolari: più della metà del campione (56,1%, costituito da chi salta pasti occasionalmente o spesso) non segue una routine definita, dato che, unito alla qualità del sonno, dipinge un quadro di potenziale stress fisico. Infatti, quasi il 40% degli studenti dorme tra le 5 e le 6 ore per notte, una quantità che suggerisce una carenza di riposo.

Sul fronte delle relazioni interpersonali, l'ambiente accademico è percepito in modo ambivalente. Se da un lato la maggioranza degli studenti si dichiara soddisfatta (84,7%) dei rapporti sociali nell’ambito universitario, emergono però forti elementi critici come un'alta competitività (percepita dal 63,4%) e relazioni distaccate (72%). Anche il rapporto con i docenti, pur considerato positivo dalla maggioranza, evidenzia aree di insoddisfazione per quasi un terzo degli studenti (30,3%) riguardo le valutazioni ricevute.

È in questo scenario di abitudini personali irregolari e dinamiche sociali complesse che si inserisce l'analisi della dipendenza digitale. Sia l'uso dello smartphone che quello dei social media mostrano un livello di dipendenza moderato, ossia non invalidante ma caratterizzato da un uso eccessivo, pensieri frequenti e una crescente difficoltà a disconnettersi, confermando la necessità di interventi mirati per promuovere un maggiore equilibrio psicofisico.

La prima offline room universitaria per combattere la dipendenza da smartphone e social

Per rispondere a queste criticità, nell’ambito del progetto PROBEN l'Università Europea di Roma ha messo in campo il modello di intervento sviluppato da Prilleltensky (I COPPE) che integra sei dimensioni di benessere: interpersonale, comunitario, occupazionale, fisico, psicologico, economico. Il progetto ha quindi previsto l’attuazione di "Quattro sfide" e azioni per sviluppare e migliorare il benessere (interpersonale-psicologico, fisico, occupazionale e comunitario) che ha già dimostrato un'efficacia misurabile.

Fiore all'occhiello delle iniziative messe in campo è la prima"Offline Room" universitaria, uno spazio innovativo nato per rispondere direttamente al problema dell'iperconnessione. Si tratta di un ambiente protetto, con arredi essenziali, luci soffuse, sedute comode dove gli studenti depositano i propri dispositivi per riscoprire la possibilità di stare con sé stessi e con gli altri senza mediazioni digitali. Ispirata ad esperienze già attive in altre università a livello internazionale in cui attività di digital detox rivelano un potente strumento per migliorare il benessere psicologico e le relazioni interpersonali, la Offline Room ha un duplice obiettivo: da un lato, ridurre l'ansia e il sovraccarico informativo; dall'altro, promuovere la concentrazione profonda, le connessioni reali e la creatività attraverso materiali analogici come libri, carta, strumenti per la meditazione, giochi da tavolo e attività creative a bassa stimolazione. L'accesso è volontario, con una permanenza consigliata di almeno 20-30 minuti per sperimentare i benefici della disconnessione consapevole.

Con il counseling crolla il rischio di abbandono degli studi

A questa iniziativa si è affiancata l'attivazione di un servizio di Counseling Psicologico gratuito da cui - testato in via sperimentale da un campione di studenti dell’Università Europea di Roma - emergono i dati più incoraggianti.

Emerge in primis che le difficoltà emotive come ansia e stress rappresentano il motivo principale (38%) nella ricerca di supporto psicologico, seguite da problemi interpersonali o familiari (28%), dalla necessità di gestire eventi critici (18%) e, in misura minore, da difficoltà legate allo studio(15%).

L'analisi pre e post-counseling ha dimostrato un impatto diretto e decisivo sulla carriera accademica, registrando un crollo del rischio di abbandono degli studi e un netto aumento dell'intenzione di perseverare. Parallelamente, si è osservato un significativo miglioramento del benessere psicologico generale e una maggiore capacità di gestire lo stress, con una riduzione del ricorso a strategie disfunzionali come la "soppressione emotiva". Gli studenti hanno inoltre sviluppato maggiori risorse personali ("Forza dell'Ego") e un migliore funzionamento nelle relazioni interpersonali. Questi dati non solo confermano l'efficacia del modello, ma forniscono la base per l'istituzione di un servizio di counselingpermanente e sostenibile all'interno dell'ateneo.

Al counseling e alla Offline Room, l'Università Europea di Roma ha affiancato percorsi di pratica sportiva gratuita, esperienze musicali (in collaborazione con il Conservatorio di Verona), talk e laboratori pratici per comprendere e sperimentare varie espressioni artistiche come strumento per il miglioramento del benessere degli studenti.

I risultati del progetto PROBEN implementato dall'Università Europea di Roma (UER) sono stati presentati nel corso della conferenza stampa moderata dalla giornalista Giulia Cimpanelli, che ha visto la partecipazione di un ampio panel di esperti: Prof. Padre Pedro Barrajón(Rettore dell’Università Europea di Roma); Ernesto Greco(professore Ordinario di cardiochirurgia in UER, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute e della Vita e Preside del neo Corso di laurea in Medicina e Chirurgia UER); Prof.ssa Anna Contardi (professore associato in Psicologia Clinica e responsabile del progetto PROBEN per l’UER); Prof.ssa Claudia Navarini (professore ordinario in Filosofia morale in UER, presente nel board scientifico di Proben); Federica Genova (ricercatrice in Psicologia dinamica in UER, presente nel board scientifico di Proben); Prof. Francesco De Vincenzo (psicologo e psicoterapeuta e docente UER di Psicologia della salute e psicosomatica); Martina Pansini(phd e psicologa del lavoro, ruolo di ricercatrice nel progetto Proben); Francesca Russo (psicologa clinica e assistente allo svolgimento del progetto Proben); Sara Peluzzi (psicologa del lavoro e research assistant nel progetto Proben); Chiara D’Onorio De Meo (research assistant del progetto Proben). Ospite dell’evento è stato il Professor Antonino Tamburello, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e primo preside del corso di laurea in Psicologia dell'Università Europea di Roma. Tra i presenti anche Marco Brotto Rizzo (Direttore della Promozione e Comunicazione UER) e Annita di Donato(Responsabile comunicazione ed eventi).

 

PROBEN Le quattro sfide per la promozione del benessere psico-fisico: un modello di intervento per il contrasto alla dipendenza da smartphone 4 challenges 4 well-being (4CH4WB)
Il progetto PROBEN nasce come intervento promosso e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) al fine di favorire il benessere psicofisico degli studenti universitari e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). Il progetto si è avvalso della collaborazione di differenti Istituzioni portatrici di risorse e competenze specifiche. La rete di partenariato che ha sostenuto l’intero percorso progettuale è composta da: Università di Foggia, capofila del progetto; Università di Verona; Libera Università di Bolzano; Università Europea di Roma; Università degli Studi del Molise; Conservatorio di Musica di Verona; Conservatorio di Musica di Foggia.
Il progetto ha come obiettivo generale lo sviluppare e valutare l’efficacia di un modello di intervento finalizzato a promuovere il benessere psico-fisico, inteso in un’accezione multidimensionale degli/le studenti/esse universitari e AFAM. Il Progetto è stato avviato nel mese di ottobre 2024 e ha visto il concretizzarsi di numerose iniziative a sostegno del benessere degli studenti e delle studentesse dell’Università Europea di Roma.
Il progetto ha ricevuto il consenso da parte del Comitato etico della Ricerca psicologica UER (prot. N. 19/2024) in quanto è in linea con i principi del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.

L’Università Europea di Roma UER è un’Università italiana non statale che fa parte del sistema universitario pubblico nazionale e rilascia titoli di studio aventi valore legale. Offre Corsi di Studio in: Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Scienze della Formazione Primaria, Turismo e Valorizzazione del territorio, Medicina e Chirurgia. Nel 2024 ha superato i 5.000 studenti ai Corsi di Laurea e post Laurea, riportando una ulteriore crescita rispetto all’anno precedente ed è posizionata nella classifica Censis 2025/2026 delle Università Italiane al 2° posto tra le piccole università non statali e al 4° tra tutte le università non statali di ogni dimensione. www.uer.it

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