DON MILANI – Ha portato avanti le sue idee anche da confinato, oggi tanti insegnanti operano in condizioni difficili e lo Stato non li aiuta: il commento dell’Anief

“Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose”, le parole di don Lorenzo Milani sono state ricordate oggi dal pres...

A cura di Redazione Redazione
27 maggio 2023 16:24
DON MILANI – Ha portato avanti le sue idee anche da confinato, oggi tanti insegnanti operano in condizioni difficili e lo Stato non li aiuta: il commento dell’Anief -
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“Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose”, le parole di don Lorenzo Milani sono state ricordate oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno del centenario dalla nascita. Secondo il Capo dello Stato “è impossibile non cogliere la saggezza di questi pensieri. Era la sua pedagogia della libertà”.

 

Il sindacato Anief ritiene importante celebrare la straordinaria figura del priore di Barbiana: “La scuola pubblica è probabilmente l’istituzione più democratica dello Stato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , don Milani ha portato avanti le sue idee anche da confinato, in un luogo dove sembrava impossibile trasmettere cultura e formare i giovani. Oggi la sua opera è condotta da tantissimi insegnanti che lavorano in condizioni altrettanto difficili: lontanissimi da casa, con stipendi divorati dall’inflazione, con studenti e famiglia che non hanno rispetto per loro”.

 

“Ringraziamo questi insegnanti e facciamo di tutto per aiutarli nella loro preziosa opera di formazione dei nostri giovani. Il valore di tutto questo non si discute: quello che non possiamo accettare è lo scarso sostegno verso chi insegna da parte di chi governa: la precarietà altissima, il reclutamento burocratizzato e le regole che impongono gli insegnanti a non spostarsi di sede sono l’esempio di come – conclude Pacifico – gli insegnanti non sono agevolati nell’insegnamento”.

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