EDILIZIA SCOLASTICA - Certificazioni obbligatorie, 9 istituti su 10 non le possiedono

Anief chiede ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sollecitare i dirigenti scolastici nel fare pressione su enti proprietari e organi di vigilanza

A cura di Redazione Redazione
19 settembre 2025 18:44
EDILIZIA SCOLASTICA - Certificazioni obbligatorie, 9 istituti su 10 non le possiedono -
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Già alcune settimane fa "sul portale dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, il Ministero ha pubblicato un rapporto dal quale emerge un dato preoccupante: su 10.000 plessi analizzati (su un totale di circa 40.000), in 9 scuole su 10 non risultano presenti tutte e cinque le certificazioni obbligatorie". Lo ha ricordato Gianmauro Nonnis, vicepresidente Anief, il giorno dopo l’uscita del XXIII Rapporto di Cittadinanzattiva “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola" che conferma la situazione di crescente criticità dello stato edilizio delle scuole con settantuno crolli registrati tra settembre 2024 e settembre 2025 negli edifici scolastici italiani, con un incremento rispetto ai 69 all’anno precedente.

Il Ministero ha rilevato che su 27.744 sedi scolastiche situate in zone ad elevata sismicità (zona 1 e 2), ovvero il 46% del totale delle 60.030 strutture censite, solo il 4% ha ricevuto interventi di adeguamento sismico e il 3,8% di miglioramento. Inoltre, la presenza di amianto negli edifici scolastici rimane un problema grave: nel 2021 l’Osservatorio Nazionale Amianto ha censito 2.292 edifici non ancora bonificati, esponendo circa 356.900 studenti e 50.000 membri del personale. Milano, Torino e Genova risultano le città più colpite con rispettivamente 89, 66 e 154 istituti contaminati. Anche l’accessibilità per studenti con disabilità presenta lacune significative: secondo il Report Istat 2023-2024, appena il 41% degli edifici risulta accessibile per alunni con disabilità motoria. Carenti risultano anche gli ausili senso-percettivi: appena il 17% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con problemi uditivi, mentre mappe a rilievo e percorsi tattili sono presenti solo nell’1% degli istituti.

"Le certificazioni – ricorda Nonnis attraverso un intervento video all’agenzia Teleborsa - si dividono tra quelle di competenza dell’ente proprietario — agibilità, omologazione della centrale termica e certificato di prevenzione incendi — e quelle che spettano al dirigente scolastico, cioè il piano di evacuazione e il documento di valutazione dei rischi: il dato più critico riguarda le scuole del Centro-Sud, dove il 50% degli istituti non possiede nemmeno una delle certificazioni richieste".

"Il rapporto – continua Nonnis - chiarisce che la mancanza di documentazione non implica necessariamente che le certificazioni non siano state richieste, ma solo che non risultano agli atti dell’amministrazione. In questo contesto, un ruolo rilevante spetta ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: grazie alla loro autonomia di iniziativa, possono sollecitare i dirigenti scolastici nel fare pressione sugli enti proprietari e sugli organi di vigilanza, affinché vengano rilasciate le certificazioni necessarie", conclude il vicepresidente del sindacato Anief.

Va infine segnalato che alcuni giorni fa Cittadinanzattiva ha richiesto uno stanziamento di 3 miliardi di euro per il prossimo triennio nella Legge di Bilancio, destinati a interventi di messa in sicurezza, indagini diagnostiche su soffitti e solai, realizzazione di palestre e mense, e installazione di impianti di condizionamento nelle 360mila aule delle nostre scuole.

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