Elezioni RSU: si va avanti, l'Aran intanto ricorrera' contro il decreto
Nonostante il decreto cautelare del TAR del Lazio che ha disposto la sospensione delle elezioni RSU in programma dal 14 al 16 aprile 2025, le operazioni di voto non si fermano. L’ARAN – Agenzia per la...
Nonostante il decreto cautelare del TAR del Lazio che ha disposto la sospensione delle elezioni RSU in programma dal 14 al 16 aprile 2025, le operazioni di voto non si fermano. L’ARAN – Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni – si preparerebbe infatti a presentare una formale istanza di revoca del provvedimento, mentre i seggi nelle scuole verranno regolarmente allestiti nei giorni previsti, 14 -15 -16 aprile.
L’input dell’Avvocatura dello Stato e la linea dell’ARAN
La scelta dell’ARAN è maturata in queste ore anche grazie al parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, che ha suggerito di chiedere un intervento immediato del giudice amministrativo per rivalutare il decreto monocratico emesso sabato 12 aprile.
Obiettivo dichiarato: evitare una paralisi del processo elettorale, a consultazione già tecnicamente avviata in migliaia di istituzioni scolastiche. La revoca, dunque, diventa uno strumento per tenere aperta la porta giuridica e, nel frattempo, non arrestare l’organizzazione del voto.
Sindacati rappresentativi: un sospiro di sollievo
Fonti riservate raccontano di frenetici contatti tra l’ARAN, il Ministero dell’Istruzione e i sindacati maggiori nelle ultime 24 ore. Inizialmente sorpresi dal provvedimento del TAR, avrebbero espresso apprezzamento per la decisione di non sospendere l’intera tornata elettorale.
Secondo quanto trapela, le principali organizzazioni sindacali avrebbero mostrato soddisfazione per la linea scelta, che consente di salvaguardare il voto su scala nazionale evitando di gettare nel caos settimane di lavoro e mobilitazione capillare.
L’ipotesi più temuta era proprio il congelamento generalizzato. L’idea di proseguire con le elezioni, accettando il rischio di un eventuale annullamento selettivo limitato alle sedi in cui erano presenti liste CONITP, rappresenta un compromesso accettabile e tatticamente conveniente.
La partita legale non è chiusa
Nel frattempo, il ricorso del CONITP, che ha ottenuto l’accoglimento della sospensiva a causa della sua esclusione dalle liste, resta sul tavolo del TAR. La camera di consiglio è fissata per il 6 maggio 2025, e in quella sede si deciderà se confermare o meno la sospensione.
Nel caso in cui l’istanza di revoca dell’ARAN venga rigettata, l’Agenzia avrebbe comunque intenzione di procedere con il voto, per ripetere le elezioni solo nelle scuole effettivamente interessate dal ricorso. Una strategia che punta a limitare i danni, senza bloccare tutto il sistema.
Seggi pronti, occhi puntati sul TAR
I seggi sono pronti e, salvo colpi di scena dell’ultima ora, le elezioni RSU 2025 si svolgeranno regolarmente. La posizione dell’ARAN, ormai condivisa con il Ministero e accettata dai sindacati più rappresentativi, è chiara: la macchina elettorale non si ferma.
Nei prossimi giorni si attendono sviluppi sulla richiesta di revoca. Ma nel frattempo, la parola passa alle urne.