"FAVOLE AL CELLULARE": un Kit di Educazione tra pari sull'utilizzo del primo cellulare
FAVOLE AL CELLULARE": un Kit di Educazione tra pari sull'utilizzo del primo cellulare

FAVOLE AL CELLULARE
Un kit di educazione tra pari sul primo cellulare
Nell’ambito del progetto “Fanne un cine!!” gli alunni e le alunne delle classi quinte di Settimo Torinese, di Gassino e di None, nell’hinterland di Torino, hanno realizzato 9 Favole al Cellulare, un kit di educazione tra pari sull’uso dello smartphone che prepara al “primo cellulare”.
Il laboratorio di Cinema e Media Education è stato condotto dal regista e responsabile scientifico del progetto Stefano Di Polito, in alcune classi dell’IC Settimo Torinese III e IV, dell’IC Gassino Torinese e dell’IC None, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MiM (https://cinemaperlascuola.istruzione.it) e ha previsto una prima fase di confronto tra i partecipanti e una fase di scrittura, messa in scena e riprese delle favole.
Molti i temi educativi emersi e rappresentati nelle “favole al cellulare”: dall’età in cui avere il primo cellulare, raccomandando di aspettare almeno i 12 anni, anche se ormai sono molti i bambini ad avere uno smartphone già nelle scuole elementari; ai rischi che l’utilizzo eccessivo comporta, in particolare sottraendo tempo alle altre passioni e alle relazioni con gli amici, che non si scaricano mai a differenza dei cellulari, come raccontato nella favola “100% amici”.
Particolare attenzione al rischio dell’isolamento sociale e all’importanza di giocare con gli altri bambini e con i genitori, raccontato nella storia dei “Camuni”, i bambini primitivi che preferiscono il passato a un futuro in cui i bambini giocano a testa in giù, e al tema degli influencer e delle fake news e del rischio di farsi influenzare da mode sbagliate e pericolose, come capita a un bambino che emula l’influencer Cicciochemimporta fino a confondere la realtà con il mondo virtuale, in una favola intitolata “L’influenza da influencer”.
Non manca il tema della noia, ribattezzata in una favola “Noiesia” perché consente di far nascere la poesia, così come il divieto dei social fino ai 14 anni, che viene spesso disatteso dai più giovani, fino a esporli a situazioni di cyberbullismo e di truffe online, come in “Cappuccetto 2.0” con un hacker che si traveste da nonna.
Alcune favole, infine, contengono dei messaggi rivolti ai genitori, spesso, in difficoltà con le nuove tecnologie e incapaci di dare il buon esempio, come il padre Oscar che parla solo più con Alexio il suo assistente virtuale, trattato come una persona, mentre dimentica i figli, trattandoli come degli oggetti.
Il messaggio finale è affidato a Charlie, un’eroina 2.0, che entra in una importante società tecnologica, che inventa app che creano dipendenza nei minori e generano forti turbamenti, con un’arma semplice ed efficace, “il cestino” per eliminare la tecnologia spazzatura.
“Il progetto ha permesso di avvicinare i partecipanti al linguaggio cinematografico rendendoli protagonisti nella fase di sceneggiatura, riprese e montaggio – dichiara il Dirigente scolastico Massimo Sapia dell’IC Settimo 3– e di riflettere per tempo sui rischi dell’uso del cellulare e sul bisogno di regole”.
“Le favole al cellulare riprendono il famoso libro di Gianni Rodari e sono uno strumento utile di riflessione per le famiglie alle prese con il primo cellulare – dichiara il regista Stefano Di Polito – perché sono nate ascoltando l’esperienza e il pensiero dei bambini e stimolando la loro fantasia e il loro senso di responsabilità”.
Nelle classi sono stati ripresi i momenti di confronto e di realizzazione delle favole e, successivamente, sono stati intervistati 6 esperti che hanno commentato i temi emersi e spiegato quali sono le regole, i comportamenti e le riflessioni corrette per i genitori e per i minori.
In particolare, sono state raccolte le testimonianze di Alessia Rosa, prima ricercatrice di Indire sul tema della media education; Gabriella Taddeo, Presidente della Facoltà di Scienze della Comunicazione di Torino; Alberto Rossetti, psicoterapeuta e autore di libri e ricerche per il Gruppo Abele sul tema della vita dei bambini negli ambienti digitali; Alessandro Volta, esperto pediatra di comunità di Reggio Emilia; Luisa Piarulli, già Presidente dell’ANPE Associazione Nazionale Pedagogisti e studiosa della relazione educativa tra genitori e figli.
Le 9 favole al cellulare sono state presentate ai genitori a Settimo Torinese nella Biblioteca Multimediale Archimede e faranno parte di un documentario di restituzione del percorso con gli interventi degli esperti e le riprese in classe.
Per visionare, condividere e pubblicare i video delle Favole al Cellulare, si può andare qui: https://youtube.com/@fanneuncine?si=J6Enw3mSOeYAshXq