Fine vita. Malavasi, destra vuole trasformare percorso doloroso in business

“Solo pochi giorni fa, ho avuto il piacere e l'onore di intervenire a Milano, all'Istituto Nazionale Tumori, sul tema delle cure palliative. In quell'occasione, in dialogo con esponenti della Maggioranza, si è parlato anche del "fine vita" (anche se le cure palliative hanno a che fare con percorsi terapeutici che non riguardano solo quest'ultimo argomento), concordando sulla necessità che cittadini e cittadine del nostro Paese meritino, da parte della politica, una discussione aperta, leale, costruttiva, per giungere insieme a una legge attesa da anni”.
Lo scrive sui social Ilenia Malavasi, deputata del Z Pd della commissione affari sociali

“Ecco, questa premessa per dire che a parole si è tutti concordi, ma poi i fatti raccontano altro. E fatti, per esempio, ci dicono che in Commissione Affari Sociali, i colleghi della Maggioranza si sono presentati con vari emendamenti alla proposta di legge sul fine vita, tra cui uno che prevede l'esclusione del servizio sanitario nazionale dalle possibili procedure, lasciando il tema nelle mani delle strutture private: i pazienti che potranno avere accesso a questo percorso, dunque, dovranno pagare tutto di tasca propria, trasformando anche questo passaggio, doloroso e umanamente carico di significati, in un business.
Invece che accompagnare e stare a fianco delle persone nella propria sofferenza, le si abbandonano al pagamento di un prezzo. Non è questo il modo per dialogare e per confrontarsi”