Firmato il contratto 2022-24. La dichiarazione sindacale sulla gabbia normativa
Firmato il contratto 2022-24. Finalmente si è conclusa una trattativa con l'esito scontato. La dichiarazione di Vito Carlo Castellana è da tener presente per il prossimo contratto e forse oltre
Firmato il contratto 2022-24. La trattativa si è conclusa. L'esito era scontato. Solo la Flc-Cgil non ha siglato per ora l'accordo. Dura la dichiarazione del sindacato "Incomprensibile avere rinunciato mentre in Parlamento è ancora in discussione la legge di bilancio 2026 a richiedere risorse specifiche e aggiuntive come, peraltro , avvenuto per altri settori... Alcuni avanzamenti rispetto al precedente contratto che ci sembravano acquisiti, sorprendentemente nel testo sono scomparsi come quelle sugli addetti alle scuole all’estero, sui buoni pasto per il lavoro agile, sulla sperimentazione dell’orario su 4 gg e su alcune figure professionali dell’AFAM (accompagnatori di pianoforte, e modelli viventi)".
I sindacati firmatari tendono a minimizzare l'esito deludente dell'accordo, evidenziando invece l'arrivo di arretrati, che a nostro parere serve solo a distogliere la realtà: un altro contratto con cifre irrisorie!
Tra tutte le dichiarazioni la più onesta e aderente al contesto normativo ci sembra quella rilasciata da Vito Carlo Castellana (C.N. Gilda insegnanti) a tecnicadellascuola.it, ma riportata sulla pagina del sindacato: "si constata, che con l’attuale quadro normativo-contrattuale sarà impossibile far recuperare potere d’acquisto a tutto il comparto ed in particolare al personale della scuola. Finché non avverrà lo scorporo della Scuola dalla contrattazione e dai finanziamenti previsti per tutto il pubblico impiego, con l’istituzione di un contratto separato per la docenza e per il personale ATA, sarà impossibile restituire autorevolezza e riconoscibilità sociale a tutto il personale della scuola"
La triste realtà è stata più volte da noi scritta . Ci fa piacere ricevere la conferma della nostra posizione. Poca cosa, perché il resto è una delusione.