Frassinetti: «Disconnettersi per riconnettersi» – la roadmap del Ministero per un uso sano della tecnologia tra i ragazzi
Nella sala monumentale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, gremita di studenti, insegnanti e addetti ai lavori, il convegno “Dialogo con i giovani sul digitale” si è trasformato in un vero e p...
Nella sala monumentale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, gremita di studenti, insegnanti e addetti ai lavori, il convegno “Dialogo con i giovani sul digitale” si è trasformato in un vero e proprio racconto collettivo. A prendere la parola è stata la sottosegretaria Paola Frassinetti, che fin dalle prime frasi ha scelto un registro confidenziale: «Aiutare i giovani a disconnettersi – ha detto – significa prima di tutto ascoltarli. Solo così possiamo capire di cosa hanno bisogno, che cosa li annoia, che cosa invece li appassiona nel mondo reale».
L’idea di fondo è semplice: nessun divieto calato dall’alto, ma un’alleanza educativa in cui famiglia, scuola e istituzioni camminano dalla stessa parte. Frassinetti ha spiegato che il Ministero ha già messo in campo investimenti ingenti per formare i docenti alle tecnologie didattiche, mentre la riforma dei programmi aprirà le porte dell’informatica anche alle classi della scuola primaria. «Se un bambino impara sin da piccolo a riconoscere rischi e opportunità del digitale – ha osservato – sarà poi un adolescente capace di scegliere, non di subire, il tempo che passa online».
Il convegno ha offerto anche uno spaccato sulla vita quotidiana delle ragazze e dei ragazzi di oggi. Psicologi e insegnanti hanno parlato di ansia da offline, di difficoltà di concentrazione e di quella solitudine “piena di notifiche” che molti sperimentano quando lo smartphone si trasforma da finestra sul mondo a muro che li separa dall’altro. A questo proposito sono emerse esperienze concrete: laboratori di “digital detox” dove la classe sperimenta ore o giornate intere senza schermi, giochi cooperativi che mettono in moto il corpo e la creatività, percorsi di educazione emotiva pensati per riconoscere e gestire l’impulso incessante a restare connessi.
Proprio su queste pratiche la sottosegretaria intende costruire i prossimi passi. Entro l’estate, ha annunciato, una circolare indicherà le linee guida per i progetti pilota che partiranno già a settembre; nel frattempo, il Ministero aggiornerà le Linee guida per l’educazione civica digitale, con l’obiettivo di restituire centralità alla salute psicofisica degli studenti.
Alla fine dell’incontro, Frassinetti ha riassunto la filosofia alla base di questo percorso con parole che suonano come un invito, più che come una prescrizione: «Spegnere lo schermo per un po’ non è un passo indietro, ma un passo avanti: è il modo più semplice per accendere la vita reale e imparare a viverla fino in fondo».