Frassinetti: post ambiguo nel giorno della marcia su Roma. Forza Italia: sfigato chi rimpiange il fascismo

La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, è stata al centro di una polemica scatenatasi il 28 ottobre 2024, a seguito di un suo post su Facebook. Nel messaggio, Frassinetti ha...

A cura di Redazione
02 novembre 2024 21:27
Frassinetti: post ambiguo nel giorno della marcia su Roma. Forza Italia: sfigato chi rimpiange il fascismo -
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La sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, è stata al centro di una polemica scatenatasi il 28 ottobre 2024, a seguito di un suo post su Facebook. Nel messaggio, Frassinetti ha voluto celebrare un momento iconico per i tifosi milanisti: il celebre gol di Mark Hateley nel derby Milan-Inter del 1984. Il post riportava le parole: “28 ottobre 1984… e chiamale se vuoi emozioni…”, accompagnate da un cuore rosso e uno nero, colori simbolici della squadra. Tuttavia, la data del post coincide con l’anniversario della Marcia su Roma del 1922, una delle giornate più significative per l’ascesa del fascismo in Italia.

La risposta al commento e la citazione controversa

Dopo la pubblicazione del post, un utente ha fatto notare la coincidenza tra la celebrazione calcistica e la ricorrenza della Marcia su Roma, commentando: “Il 28 ottobre è un’altra roba! È il cuore nero senza il rosso”. A questo commento, Frassinetti ha risposto citando lo scrittore francese Robert Brasillach: “Fascismo immenso e rosso diceva Brasillach”. Questa frase, proveniente da un autore noto per il suo collaborazionismo e antisemitismo durante la Seconda guerra mondiale, ha suscitato subito una forte reazione, in quanto Brasillach è considerato una figura legata a ideologie estremiste.

Le reazioni del Partito Democratico

Il Partito Democratico è stato tra i primi a reagire. Diversi esponenti, tra cui Irene Manzi e Dario Parrini, hanno richiesto le dimissioni di Frassinetti, sostenendo che la citazione fosse inappropriata per un rappresentante istituzionale, e soprattutto per chi ricopre una carica nell’ambito dell’istruzione e della formazione. Manzi ha dichiarato: “Le parole sono importanti, a maggior ragione, quando si ricopre un ruolo legato all’educazione”, sottolineando come la citazione di un autore filonazista possa influire negativamente sul messaggio che le istituzioni trasmettono.

Critiche anche nella maggioranza

Anche all’interno della maggioranza di governo, rappresentanti di Forza Italia hanno preso le distanze dalla dichiarazione di Frassinetti. Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, ha condannato apertamente chi celebra o rievoca il fascismo, definendo come “sfigati” coloro che ancora si richiamano alla Marcia su Roma. Martusciello ha definito l’evento del 1922 una “pagina triste e violenta della storia italiana” e ha espresso piena contrarietà verso la celebrazione di figure o ideologie legate al fascismo.

La replica di Frassinetti

In seguito alle critiche, Paola Frassinetti ha chiarito che il suo post era di natura esclusivamente calcistica e che la citazione di Brasillach era stata usata in tono leggero, come battuta. “Non ho festeggiato un bel niente, era un post calcistico,” ha spiegato, aggiungendo che non intendeva esaltare Brasillach. Frassinetti ha inoltre sottolineato che conosceva solo quella citazione dell’autore e che non intendeva fare alcun riferimento ideologico: “Non parlerò mai più di calcio”, ha concluso, scusandosi se il suo commento ha urtato la sensibilità di qualcuno.

Un dibattito sulla comunicazione istituzionale

Questo episodio solleva questioni sull’importanza della comunicazione pubblica da parte di figure istituzionali, soprattutto quando si fa riferimento a personalità storiche controverse. Sebbene la citazione possa essere stata inserita senza intenzioni specifiche, la polemica ha evidenziato quanto sia delicato il tema della memoria storica e della responsabilità dei rappresentanti pubblici nel trasmettere messaggi che rispettino i valori costituzionali e democratici.

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