Fubini e il calo delle nascite in Italia: mancano i genitori, non la volontà

Secondo Federico Fubini, giornalista del Corriere della Sera, il drammatico calo delle nascite in Italia non dipende solo dalla mancanza di desiderio o risorse economiche, ma da una riduzione del numero di potenziali genitori. A differenza di quanto spesso si pensa, la propensione a fare figli non è diminuita drasticamente rispetto al 1991, ma quello che è cambiato è il numero di persone in età riproduttiva.

Dai dati analizzati, emerge che negli ultimi trent’anni l’Italia ha perso oltre 3 milioni di donne in età fertile (15-44 anni), il che ha avuto un impatto diretto sul numero di nascite. Mentre nel 1991 il numero di nascite era sostenuto dal boom demografico delle generazioni precedenti, oggi assistiamo a una generazione ridotta, figlia della recessione demografica degli anni ’80 e ’90. Questo fenomeno è ciò che Fubini chiama un problema di “offerta” più che di “domanda”.

In sintesi, nonostante incentivi e politiche per stimolare la natalità, il vero problema resta la diminuzione della popolazione giovane. Per contrastare efficacemente il declino demografico, secondo Fubini, non basta aumentare i fondi per le famiglie, ma bisogna ampliare la base di potenziali genitori, anche attraverso politiche migratorie più aperte.