I. Barbacci (Cisl-scuola) e firma contratto. Dietro le tante parole la resa. Una proposta per il prossimo contratto
I. Barbacci (Cisl-scuola) e firma contratto. La firma dettata dal realismo. L'impressione di una resa
I. Barbacci (Cisl-scuola) e firma contratto. La firma dettata da realismo
I. Barbacci (Cisl-scuola) e firma contratto. Stiamo raccogliendo diverse dichiarazioni dei sindacati che sono stati coinvolti nella trattativa. Qualche giorno fa abbiamo riportato la dura dichiarazione di M. Landini (Cgil). Oggi presentiamo i motivi che hanno portato la Cisl-scuola a sottoscrivere il contratto. Si legge "Non c’era soprattutto nessuna convenienza, per le tante persone coinvolte, a vedere scorrere altro tempo prima di incassare il saldo dei benefici previsti dal contratto, e non soltanto le anticipazioni nel frattempo percepite...Il quadro delle risorse disponibili era già ampiamente definito, dopo che quelle stanziate dalle leggi di bilancio erano state integrate con altri fondi messi a disposizione del negoziato. Un sindacato serio sa quando vi sono margini di miglioramento realmente praticabili e quando invece conviene chiudere un negoziato, nella convinzione che abbia prodotto i migliori esiti possibili"
Un'altra lettura e la soluzione della firma immediata per il prossimo contratto
Ovviamente tutto l'articolo tende ad evidenziare il carattere realistico lella scelta di firmare. L'intervento, però può essere letto diversamente. La sensazione di una resa è fondata. Il sindacato di I. Barbacci ha praticamente accettato la proposta governativa, a sua volta imposta dalla normativa vigente (D.Lvo 29/93 solo formalmente abrogato). Le cifre erano conosciute da tempo (leggi di Bilancio). Gli incontri tra l'Aran e i sindacati non hanno modificato di una virgola le quote stanziate (l'una tantum non rientra le risorse strutturali). Da qui la sensazione che la Cisl-scuola abbia sostanzialmente accettato la gabbia normativa, si sia arresa alla proposta governativa. Scrive N. Gallo: << "Responsabilità istituzionale" significa: restare al tavolo è più importante di cosa accade intorno al tavolo. Con la densità sindacale crollata al 15-20%, questa scelta non è più neutra – è la scelta di chi conosce il proprio potere reale. Gli scioperi raggiungono il 5-6% di adesioni. La base non risponde. Il governo sa che firmeranno comunque. Il ministro Zangrillo lo ha detto chiaramente: "Abbiamo alzato gli stipendi nonostante la CGIL" – cioè, nonostante chi non firma, gli altri lo faranno>> Difficile pensare che il no della Flc-Cgil possa portare a un diverso risultato. Considerato lo stesso scenario per il contratto 2025-27 (fondi già stanziati) invito i sindacati a firmare subito. In questo modo eviteranno inutili e inefficaci trascinamenti.