Idonei PNRR a Pittoni: “Nessun vincolo UE sull’assunzione, la scelta è politica”
Pittoni rivendica la trattativa con Bruxelles e la quota 30%, i docenti idonei ribattono: “Mai chiesta dall' Europa l’esclusione dalle assunzioni”


Nei giorni scorsi l’On. Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, è intervenuto sul tema del reclutamento dei docenti nell’ambito del PNRR. Secondo Pittoni, il modello originario imposto dall’Unione Europea non prevedeva la figura degli idonei ma soltanto concorsi annuali senza graduatorie, obbligando chi non risultava vincitore a ripresentarsi ogni anno.
Pittoni ha spiegato che, dopo tre anni di confronto con la Commissione europea, si è riusciti a ottenere un correttivo, introducendo di nuovo le graduatorie di merito e la possibilità di assumere una quota di idonei pari al 30% dei posti banditi. Ha inoltre annunciato che dal 2026 saranno operativi elenchi regionali a scorrimento, senza limiti temporali, che consentiranno assunzioni a tempo indeterminato anche senza ulteriori prove concorsuali.
Un altro punto toccato da Pittoni riguarda la trasparenza delle graduatorie: grazie al decreto PA n. 25 del 14 marzo 2025, i candidati avranno accesso, tramite un’area riservata, a tutte le informazioni su posizionamenti, riserve e precedenze, nel rispetto della privacy.
La replica degli idonei
A tali affermazioni hanno risposto con un comunicato i comitati degli idonei PNRR1 e PNRR2, chiarendo che la Task Force PNRR guidata da Magdalena Morgese Borys non ha mai imposto vincoli specifici sulle assunzioni. Bruxelles, sottolineano, si è limitata a stabilire obiettivi generali, senza imporre né l’abolizione delle graduatorie né la ripartenza da zero.
Gli idonei contestano che le difficoltà attuali siano imputabili all’UE: la responsabilità, affermano, è interamente della politica nazionale, che ha scelto di non valorizzare chi ha già superato due prove selettive.